“Il Corano proibisce di imporre l’Islam con la forza – spiega Ezzat Elaraby, dal suo negozio di elettronica di Via Milano alta – vogliamo solo pregare. Perché è così difficile poter avere una moschea? Te lo dico io. È la Lega”.
E’ netto dopo le parole del vicesindaco e deputato di Como (Lega), Alessandra Locatelli: Vade retro, Islam: Alessandra Locatelli “Così blocco la maximoschea”
Nelle parole di Ezzat risuona amarezza inveterata, contratta negli anni in cui fu vicepresidente nel consiglio di amministrazione del Centro Culturale Islamico di Via Domenico Pino, alla testa di una comunità in cerca di un luogo di preghiera.
“Pochi anni fa pregavamo in mezzo a un prato, a Muggiò – spiega Ezzat, mostrando la foto di un gruppo di uomini su un campo innevato, con un testo che recita: siamo obbligati a pregare così – abbiamo cercato degli spazi ma non c’è stato verso”.
Il rapporto tra Como e la comunità islamica che da decenni vive sul territorio è un racconto scandito da segnali dissonanti: apertura dalla giunta Lucini, chiusura dell’esecutivo attuale, con il netto “no pasaran” leghista.
“Abbiamo provato di tutto. Un anno abbiamo affittato la palestra a Rebbio per il Ramadan, pagando l’affitto e lo stipendio al custode – spiega l’uomo, durante una pausa dal lavoro, ricordando la struttura presa in affitto per un mese nel 2012, al costo di 1.900 euro – l’anno seguente abbiamo richiesto la stessa struttura ma hanno rifiutato”.
Dal 2009 al 2011. la comunità islamica si è riunita in Val Mulini, durante il Ramadan, sotto un tendone al riparo dal sole. “Pagavamo affitto e cauzione per uno spazio con qualche albero e dei rottami che abbiamo ripulito. L’anno scorso abbiamo avuto il tendone a Muggiò che costa alla comunità circa 15mila euro tra affitto, montaggio e smontaggio”.
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Ma nonostante la fatica, Ezzat spiega che avere una moschea in regola eviterebbe casi di radicalizzazione: “Chi si riunisce in moschea può intervenire più facilmente su chi strumentalizza la fede. Se metti al bando i luoghi di culto è più facile che alcuni abbiano reazioni spropositate”.
L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.
2 Commenti
È chiaro e risaputo: la Lega fa così perchè sono irrispettosi e scorretti.
È chiaro che non ha senso nemmeno dal punto di vista della sicurezza che invece tanto millantano. Eppure pieno di pecoroni che li segue a ruota..
Lega barbara e incivile…