Cambia piuttosto radicalmente il progetto per l’esposizione e la mostra del Tesoro di Como all’ex Chiesa delle Orfanelle, le monete di epoca romana ritrovate durante la ristrutturazione dell’ex Cineteatro Cressoni.
Dopo una serie di riunioni e tavoli tecnici di confronto e di approfondimento la giunta ha optato per generale ripensamento dell’iniziale impianto espositivo. La proposta di progetto prevede, rispetto a quella iniziale, una successione di “fogli”, ovvero di supporti espositivi metallici multifunzione e semi-trasparenti, organizzati per temi e fasi temporali che ripropongono la successione stratigrafica dello scavo archeologico.
Questa soluzione trasforma il volume centrale in una sequenza di pareti espositive indipendenti, poste perpendicolarmente i lati lunghi dell’aula e dotate di tutte le componenti impiantistiche e illuminotecniche funzionali all’esposizione e alla valorizzazione dei pezzi esposti, con quello che è stato ritenuto “un complessivo miglioramento del percorso di visita e una maggiore visibilità del complesso architettonico e degli apparati decorativi della ex chiesa delle Orfanelle”.
Il progetto di allestimento prevede anche la definizione degli aspetti tecnici riferiti agli spazi limitrofi di accesso e di accoglienza dei visitatori nonché la progettazione degli apparati didattici e di comunicazione integrata.
Questa nuova impostazione espositiva è stata sviluppata nella sua fase definitiva dallo Studio Origoni e Steiner Architetti Associati, a fronte anche delle analisi spaziali e dimensionali dei luoghi ed è stata preliminarmente condivisa dal Comune e dalla Soprintendenza. Complessivamente, il valore dell’intera operazione di allestimento è stato qantificato dal Comune in 512mila euro. L’inaugurazione della mostra è prevista per dicembre 2023.
Il progetto di allestimento prevede la suddivisione degli oggetti da esporre in cinque gruppi tematici, ognuno dei quali afferente a un’epoca storica diversa:
– la fase antica;
– la prima età imperiale;
– la seconda età imperiale;
– l’epoca tardo romana / alto medievale;
– il monastero di Sant’Anna.
A questi oggetti va aggiunto poi, naturalmente, il nucleo di reperti costituenti del Tesoro di Como oltre ad alcuni documenti fotografici e video che illustrano le attività relative allo scavo archeologico che ha portato al suo rinvenimento.
Infine, tutti i reperti relativi al Tesoro saranno ulteriormente valorizzati e impreziositi da una proiezione video che sfrutterà, come superficie utile, la porzione della parete di fondo della chiesa priva di elementi decorativi, quella, cioè, compresa tra la teca dei gioielli e il grande affresco sovrastante. La proiezione avrà una duplice natura: scenografica e didattica
Un commento
Ora la vera domanda è: riuscirà il valido assessore Colombo ad essere presente all’inaugurazione o verrà fagocitato e sputato dal famelico sindaco ?