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Impallidiamo con dignità: stadio, ex caserme, maxi campus. Così Bergamo annienta Como

Non è Milano la città che fa davvero impallidire Como (84mila abitanti), bensì Bergamo (120mila). Anche se, forse, il termine giusto sarebbe invidia. Invidia profonda per la città orobica.

L’ultima notizia è arrivata ieri (qui sotto l’annuncio del sindaco Giorgio Gori, centrosinistra): dopo quello del cda dell’Università di Bergamo, è arrivato l’ok della giunta alla maxitrasformazione delle ex caserme Montelungo e Colleoni in residenze universitarie e aule (più altre ancora, oltre al dipartimento di Giurisprudenza e un centro sportivo, nei vecchi locali dell’Accademia della Guardia di finanza, che traslocherà). Previsto anche un autosilo da 105 posti in una delle due ex strutture militari.

Farebbe già invidia così, la questione, si diceva, anche pensando al complesso miliatare in disarmo a Como.

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Perno economico dell’operazione bergamasca nata per far fronte alle nuove esigenze dei circa 24mila studenti universitari (l’Insubria tra Varese e Como ne conta circa 12mila, anche se il 70% è varesino) è Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr (la stessa che era interessata al “piano De Santis” per la Ticosa) che approverà il tutto il prossimo 27 febbraio.

La gestione sarà affidata a un operatore specifico e include spazi commerciali e residenze private, gli interventi saranno realizzati da un fondo a cui partecipa Cassa Depositi e Prestiti e a cui il Comune conferirà la caserma Montelungo (valore circa 4 milioni, cifra che diventerà la quota del Municipio stesso nel fondo).

Il Comune inoltre pagherà le spese di progettazione e gli oneri (1,6 milioni) verranno reinvestiti in opere funzionali al campus.

Cdp apporterà la proprietà della ex caserma Colleoni nel fondo, realizzerà gli interventi sulla Montelungo e sulla Colleoni, individuerà il gestore per la residenza studentesca della Colleoni e realizzerà un nuovo edificio per le aule didattiche.

L’Università infine acquisterà la Montelungo e gli spazi universitari (aule e uffici) realizzati nella Colleoni a 33 milioni. Il soggetto che realizzerà l’intervento edilizio resterà invece proprietario della Colleoni, dando in gestione la quota di residenza.

Tutto potrebbe essere pronto e finito, a step, tra estate 2022 e estate 2023 mentre ancora prima dovrebbe aprire il cerchio il recupero di un’ex caserma della Guardia di finanza (di Investimenti Sgr), che verrà acquistato e sistemato (in 6 mesi) dall’Università per 30 milioni. L’edificio ospiterà residenze universitarie (300 posti letto), il dipartimento di Giurisprudenza, 15 aule, una trentina di uffici, la biblioteca giuridica, spazi ristoro, un luogo per convegni, il centro sportivo e 220 posti auto.

A titolo informativo, sempre a Bergamo il Comune ha dapprima venduto (per circa 8,6 milioni) lo stadio comunale ai privati, ovvero all’Atalanta che vi gioca dal 1928. I lavori di radicale ristrutturazione (su tre maxi fasi) sono iniziati nell’aprile 2019, con la demolizione della Curva Nord e la ricostruzione con nuova copertura.

Dopo uno stop di un anno, si riprenderà con la sostituzione della Curva Sud e la realizzazione del parcheggio interrato, mentre gli interventi di revisione interna della Tribuna Est chiuderanno i lavori nel 2021.

La nuova capienza del “catino all’inglese” tutto coperto, che costerà complessivamente 40milioni di lavori, sarà a fine cantiere di circa 25mila posti.

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7 Commenti

  1. Che tristezza ragazzi. Abbiamo un sindaco abbastanza arrogante e molto inconcludente. Mix esplosivo in senso negativo. A me frega poco di destra e sinistra ma a Como siamo in una situazione disperata. Se poi guardiamo alla giunta – tranne rari casi – la situazione diventa drammatica. Ma avete sentito l’intervento di Pettignano su Tavernola. No, ma dico, siamo su Scherzi a Parte?????? Tutti a casa. Senza se e senza ma

  2. Ahimè è vero. Ho modo di frequentare Bergamo e sembra che, rispetto a Como, abbia almeno un paio di marce in più. Gori, confermato nella tornata elettorale coincidente con la vittoria alle Europee della Lega, è un eccellente Sindaco ma soprattutto guida un Amministrazione piena di idee e che ha una chiara visione di cosa sarà Bergamo tra 10/20anni. Sarà quello il segreto?

  3. Al di là degli schieramenti politici, le amministrazioni di Bergamo e Como giocano in campionati differenti: Bergamo sta in serie A, Como possiamo dire che arranca in serie D, con una giunta priva di una visione sul futuro della città.
    Guerra ai senza tetto e incremento dei parcheggi sembrano gli unici obiettivi perseguiti dalla giunta Landriscina, senza peraltro ottenere risultati.
    La gestione dell’ipotizzato spostamento del Comune in Ticosa è l’ennesima conferma delle carenze e delle debolezze di questa giunta.

  4. ll tenore di alcuni commenti mi sembra esemplificativo del danno da polveri sottili. Che c’entrerà mai la professione del Sindaco ?. Como è una città in coma da lustri, in lento ma inesorabile decadimento osservato con occhio sonnacchioso e annoiato da cittadini pronti ad un sussulto solo se toccati su interessi personali. Prima gli italiani, prima i lombardi, prima i comaschi, prima il mio negozio, prima il mio condominio e così via. Cosa aspettarsi ?

  5. Ma loro possono dire Pota come intercalare. Noi no. E’ questa la differenza. I nostri assessori non hanno le stesse possibilità.

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