Si sa, in Italia il concetto di dipendente pubblico è spesso associato alla figura di un lavoratore che non si affanna troppo. A un dipendente con un contratto e un orario di lavoro dalle mille garanzie. Anche in alcun film – vedi Checco Zalone – l’immagine di chi passa la giornata a mettere timbri ha suscitato ilarità ma anche riflessioni e proteste dai diretti interesati. E infatti, come ovivo, generalizzare non ha senso. Magari potrebbe servire basarsi sui numeri.
Ed è quello che hanno fatto poco oltre il confine, in Canton Ticino, dove è stata accolta l’iniziativa “Stop all’aumento dei dipendenti cantonali“, proposta interpartitica, che ha messo insieme 9’850 firme valide (ne sono sufficienti 7mila), consegnate dai promotori alla Cancelleria dello Stato (nella foto). Adesso l’ultima parola spetterà ai cittadini ticinesi attraverso la votazione popolare.
Un potere che in Italia può apparire “estremo” che in Svizzera è invece la prassi per i più svariati argomenti. E così dati alla mano si è certificato come ci sia un eccesso di dipendenti pubblici.
«Questa iniziativa risponde a una preoccupazione concreta e documentata: secondo lo studio Idheap, l’amministrazione cantonale ticinese risulta sovradimensionata del 33% rispetto alla media degli altri cantoni svizzeri», si legge in una nota stampa. «Tale eccesso rappresenta un onere economico insostenibile per i contribuenti e alimenta in maniera significativa gli squilibri finanziari del Cantone, oltre che aincrementare una burocrazia inutile».
E ancora: «I dati parlano chiaro, negli ultimi anni, il numero dei dipendenti pubblici è cresciuto ben oltre le reali necessità della popolazione, generando un incremento dei costi che grava direttamente sulle spalle dei cittadini e delle imprese. Con il debito pubblico in aumento e una situazione finanziaria sempre più preoccupante, il Ticino non può più permettersi sprechi di questa entità. La spesa per il personale cantonale ha registrato una crescita del 15,6% negli ultimi anni, dimostrando un trend insostenibile se non opportunamente corretto. L’iniziativa offre anche un’occasione per ripensare ai compiti dello Stato e alla ridefinizione degli stessi tra Cantone e Comuni».
L’iniziativa propone di bloccare l’aumento del numero di dipendenti cantonali, adeguandolo alla crescita della popolazione e garantendo una gestione più efficiente delle risorse pubbliche.