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Italia-Svizzera, dopo 3 anni calano i frontalieri. Ocst: “Effetto del nuovo accordo fiscale”. Vigilia di terremoto?

Interessante analisi su Ticinonews.it di Andrea Puglia, segretario dell’Ocst, il maggiore sindacato svizzero, sull’inatteso calo dell’1% dei frontalieri che dall’Italia si recano a lavorare in Canton Ticino. Nell’ultimo trimestre del 2023, raffrontato a quello precedente, i frontalieri sono passati da 79.664 ai 78.738. E’ la prima volta negli ultimi tre anni che il dato è in calo, tra l’altro in controtendenza rispetto al resto della Svizzera (+3,5%). E qui si inserisce l’analisi di Puglia rilasciata al quotidiano digitale ticinese.

“Sono i primi effetti dell’entrata in vigore del nuovo accordo sulla tassazione dei lavoratori con permesso G – ha commentato a Ticinonews il responsabile dell’Ufficio frontalieri per il sindacato Ocst – Fino al 17 luglio dello scorso anno era ancora possibile assumere queste persone con le vecchie condizioni di imposizione fiscale, che per loro erano assolutamente agevoli, mentre a partire dal 18 dello stesso mese è entrato in vigore un sistema di tassazione più severo e penalizzante”. Ricordiamo che l’accordo in questione prevede che i lavoratori italiani pagheranno le imposte alla fonte in Svizzera fino all’80% dell’imponibile e il resto in Italia, con deduzione della quota già trattenuta nel nostro Paese. Tradotto, un aumento del carico fiscale rispetto agli anni precedenti. Il che, anche seguendo l’analisi dell’Ocst, apre a una domanda cruciale: se fosse confermata quell’interpretazione dei fatti, il governo Meloni avrebbe davvero raggiunto l’obiettivo di disincentivare il passaggio del confine per trovare lavoro in Ticino? Difficile dirlo oggi, vista la permanente e amplissima differenza di stipendi per identiche mansioni di qua e di là dal confine. Ma i prossimi dati sul frontalierato saranno cruciali per capire se si è alla vigilia di un piccolo terremoto (per entrambi i Paesi) oppure no.

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24 Commenti

    1. Quali strade,quali scuole, quale sanità. I frontalieri ogni anno versano fior di soldi per le infrastrutture, le strade che percorriamo per andare a lavorare sono peggio delle strade sterrate,le scuole lasciamo perderete. La sanità pubblica stendiamo un velo pietoso, oltre aa dover andare in privato, perché le liste sono strapieno, si deve anche perdere il giorno di lavoro. E non parlare poi delle tasse, un frontalieri non può scaricare i tassi dei mutui non può usufruire di nessun incentivo,bonus ecc..In pratica il frontalieri paga le tasse senza avere nessun diritto in Italia né in svizzera.

      1. I frontalieri in realtà non versano nulla in Italia. Viene girato alla Regione, o ai comuni che superano una certa quota di frontalierato (ora scesa dal 4 al 3%) il 40% della loro tassazione che é molto più bassa. Non pagano la sanità né in Italia né in Svizzera e in Svizzera si pagano ca 400 Chf non per lavoratore ma per persona adulta, al mese. Quindi, se i frontalieri si sentono danneggiati dalla sanità italiana possono provare a rivolgersi a quella svizzera con una “Cassa Malati”. Quanto alle strade e ai costi, andate a chiedere a chi dalla provincia di Varese o quella di Como va a Milano quanto paga tutti i giorni e che strade trova. Anche se guadagna la metà. Mandate un figlio alla scuola matera in Svizzera o peggio ancora al nido e vedete quanto si paga, mentra a Varese si paga nulla o quasi, grazie alle tasse di chi lavora in Italia.

  1. Sono stato frontalière x 38 anni ora pensionato con lo stipendio svizzero sono riuscito a costruire casa e a vivere decorosamente portando benessere anche al mio paese di confine non capisco come sia possibile ora penalizzare in modo tanto pesante i nuovi frontalieri che oltretutto x recarsi a Lugano oltre le 9 ore di lavoro devo e sobbarcarsene altre 3/4 x andata e ritorno
    Non aggiungo altro mi vergogno di avere una classe politica tanto incompetente che pensa solo al ladrocinio

    1. I vecchi frontalieri stanno tutti bene. Meglio degli stessi Ticinesi. Perché? Perché il Ticinese a casa sua paga le tasse! Il vecchio frontaliere è totalmente esente tasse in Italia. Esente, ok? Ok!
      Per i “nuovi” frontalieri non c’è più nessunissima convenienza lavorare in CH. Anzi! Tutto il guadagnato viene tassato con 16% imposte alla Fonte in CH e 43% di tasse in Italia. Il 60% su un ipptetico 51’000 fr/annui di salario, fate un po voi il.calcolo!
      Io lo chiamo furto. Una follia.

      1. Buonasera Francesca spero bene … io Fra poco dovrò essere uno nuovo frontaliere è possibile farvi delle domande privatamente se mi conviene ? Grazie fammi questo favore visto che io non so nulla e non vorrei fare una sciocchezza lasciando il mio indeterminato in Italia… cordiali saluti

      2. Il 43% (+ circa 1,6%) di addizionali si paga per la parte sopra i 50 mila eur. Non é la tassazione media. E il nuovo frontaliere ha anche un’esenzione di 10 mila eur che certamente non ha chi tutti i giorni parte per andare a Milano a stipendi assai più bassi.

  2. Maggior Sindacato Svizzero? Ma se ocst sarebbe organizzazione cristiano sociale ticinese. Come può essere un sindacato e per lo più maggior Sindacato essendo solo Ticinese?

  3. Ritengo ineguo questo modo di tassazione per qualsiasi lavoratore.
    La Svizzera si faccia garante e tutela il frontaliariato, di qualsiasi Paese, si pagano le tasse dove si produce reddito.
    Io da frontaliero ho pagato sempre tutto in Italia perché non godevo di detrazioni, come per mutuo ed altro, al pari di chi in Italia guadagnava quanto me.
    Settore sanitario, dovremmo pagare per dare ad altri..,.vicino a noi e gli altri che sono più lontani?…..
    Ancora una volta siamo mucche da mungere….

    1. Come hanno ora organizzato la “ladrata” ai frontalieri nuovo i politici italiani, sembra ovvio che non valga più la pena a lavorare in Ticino e vivere in Italia. L’unica a questo punto è trasferirsi. Tutto sommato in CH le tasse le paghi e come, ma mai il 60% del salario come lo chiedono ora a chi guadagna più di 51’000 Fr., salario facilmente raggiungibile in Ticino!
      Quello che non sta in piedi è che i 80’000 VECCHI frontalieri sono totalmente ESENTI TASSE in Italia. È una disuguaglianza completamente fuori di testa.
      Se prendi 4000.—Fr. netto in CH, da “vecchio” questi sono soldini tutti tuoi!
      Da “nuovo”? Dopo averti tolto l’impossibile immaginabile ti rimangono ancora circa 1300 Euro! A confronto del “vecchio” che ne avrà quasi 3 volte tanto!
      A voi sembra normale questo che io chiamo FURTO?

      1. In CH i “nuovi” frontalieri pagano il 16% imposte alla Fonte, i vecchi solo il 3%. Di cui cmq una parte torna in Italia.
        Il malloppo di tasse i nuovi frontalieri ORA pagano 43% da quello che rimane dopo il 16% tolti. Ecco perché a confronto dei vecchi frontalieri quelli nuovi pagano il 60% ca in tasse!
        ChI NON paga nemmeno un solo euro di tasse in Italia sono i vecchi frontalieri: sono totalmente ESENTI TASSE.
        Se non adatteranno anche i 80’000 vecchi frontalieri facendo pagare pure a loro le tasse come lo deve fare qualsiasi comune mortale italiano a casa sua, ci sarà sempre questa incredibile disuguaglianza.
        Ecco perché dico che con la nuova Legge ITALIANA, se trovate lavoro BEN PAGATO, vale la pena trasferirsi in CH. Anche li paghi tasse ma non certo il 60% del salario!

        1. il 3%? vuoi vedere la busta? io 485 fr. di Imposte alla Fonte piu’ tutto il resto ci lascio quasi 2000 fr. al mese altro che non paghiamo tasse. E non vedo perche’ dovrei pagare tasse allo stato italiano su un reddito percepito all’estero visto che gia’ pago in svizzera e l’italia ha una parte di queste trattenute e per ogni cosa che possiedo o faccio in italia devo pagare. Per la malattia e l’infortunio pago in svizzera per la pensione pure, se vado dal medico a fare un certificato o una ricetta o un’impegnativa pago perche’ lavoro in svizzera, l’unica cosa che non pago e’ irpef e ci mancherebbe visto che per il fisco se sei gia’ tassato nel paese dove hai il reddito non devi essere tassato nuovamente. “Il 60% ?” Ma dove le prendi ste informazioni? I nuovi frontalieri saranno tassati in ch per l’80% del lordo, poi tassati in italia al 16% del netto al quale vanno tolti 10000 euro di franchigia ( se guadagni 30000 euro netti ti tassano solo su 20000 ), dove e’ scritto che ti tassano al 60%? Comunque fino a che non si comincera’ ad avere qualche “cedolino” di imposte pagate si possono solo fare discorsi senza avere certezze, tranne il fatto che sicuramente lavorare in svizzera sara’ meno conveniente di prima. Inoltre vorrei ricordare che le parti si riservano di ridiscutere l’accordo ogni 5 anni, aspettarsi peggioramenti quindi.

    1. Alla faccia di chi ancora non ha capito che il governo italiano è un ladro auto-leggitimato.
      È uno dei paesi più indebitati nel mondo, continua a chiedere e ottenere soldi a palate dalla UE (che si dividoo tra di loro, questo “40’000” politici inutili. E come se non bastasse schiavizzano i propri lavoratori derubandoli senza pudore dei pochissimi spicci che ancora riescono a guadagnare con un lavoro ONESTO. E che si trovano al limite del sopportabile, per non dire, “alla canna”. O se no, come fate a spiegarvi come possa essere possibile che un commesso al Carefour guadagni 1200 euri mensili con 50 e passa ore settimanali, e al LIDL o ALDI in Ticino per lo stesso lavoro, percepisca 4300 Fr. mensili, lavorando 40 ore settimanali, 2 giorni di libero alla settimana, malattia e infortuni pagati?
      Cmq essendo in oltre 60’000’000 di abitanti in Italia è difficilmente comprensibile come mai che nessuno si alzi in piedi e protesti. In MASSA bisogna farlo. Fermate tutti i lavori. Poi vediamo.

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