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La Como del futuro negli occhi e nelle mani dei giovani. Dalle “Città invisibili” alla rinascita di monumenti e parchi

La città che abbiamo ritrovato dopo tanto tempo chiusi in casa è davvero quella che vorremmo per noi e per i nostri figli?

A questa domanda risponde la seconda edizione del progetto nazionale “Abitare il Paese – la cultura della domanda. I bambini e i ragazzi per un progetto di futuro” promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in collaborazione con la Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi che vede oggi la sua conclusione.

Obiettivo del progetto – lanciato nel corso dell’VIII Congresso Nazionale degli Architetti – è stato quello di sperimentare un percorso di ricerca sulla città del futuro del quale fossero autori bambini e ragazzi, insieme ad architetti/tutor ed ai loro insegnanti, in quanto cittadini del presente e del futuro, fruitori e protagonisti di vissuti in città.

L’Ordine degli Architetti, PPC di Como in collaborazione e con il contributo di Rotary Club Como Baradello e del  Consorzio Como Turistica e con il patrocinio del Comune di Como, ha aderito coinvolgendo tre scuole del territorio: la Scuola secondaria Aldo Moro di Prestino – Breccia, la Scuola primaria Giovanni Paolo II di Rebbio, il Liceo scientifico e linguistico Paolo Giovio di Como invitati a guardare al quartiere in cui sorgono le loro scuole, la zona di Camerlata, Rebbio, Breccia e Prestino.

Ascolto, rispetto, cura, conoscenza, relazioni, partecipazione sono state le parole chiave di questa riflessione, mattoni fondamentali per la costruzione di una città bella e di qualità. E così la Scuola Primaria di Rebbio, con la collaborazione del tutor Antonella Pinto ha immaginato come migliorare luoghi simbolo come il Monumento Camerlata, il Parco Negretti di Rebbio, la Torre del Baradello.

La Scuola Secondaria Aldo Moro, invece, con la collaborazione del tutor Stefania Cacia, grazie alla lettura de “Le Città invisibili” di Calvino, ha portato i ragazzi a guardare lo spazio intorno a sé in modo diverso soffermandosi sugli elementi costituenti la città per ripensare gli spazi del proprio quartiere.

Il progetto del Liceo scientifico e linguistico Paolo Giovio di Como, con il supporto del tutor Silvana Verga, ha voluto fornire – attraverso la creazione di una Mappa di Comunità – uno strumento concreto utile per realizzare, in collaborazione con l’Associazione ASYLUM, un Museo del quartiere di Camerlata.

“È stato rinnovato e potenziato un progetto che noi riteniamo di grande interesse per le scuole e per la città – dichiara Michele Pierpaoli, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Como – Un progetto che è un percorso conoscitivo e di esperienza per le giovani generazioni che saranno chiamate ad essere cittadini consapevoli, che saranno attori nei processi partecipativi per i ridisegni della città e dei quartieri. Tutto questo grazie al fondamentale contributo dell’Ordine degli Architetti e da quest’anno del Rotary Club Como Baradello che ha creduto e collaborato per questa iniziativa e del Consorzio Como Turistica. Ma, innanzitutto, delle Scuole e dei loro Dirigenti ed Insegnanti, delle Architetto Tutor ed in particolare dei ragazzi: un bellissimo esempio di impegno corale sul tema della conoscenza della città in ambiti disciplinari tanto importanti quanto normalmente non presenti nei percorsi didattico formativi tradizionali. Una esperienza che è stata così sentita da essere riuscita a protrarsi e concludersi anche durante il recente periodo di chiusura eccezionale delle scuole”.

A causa dell’emergenza sanitaria ancora in atto non è stato possibile organizzare la consueta mostra di fine progetto: i lavori dei ragazzi con le tavole riassuntive dello studio del territorio arricchite con foto, didascalie, mappe e disegni sono visionabili sul sito dell’Ordine degli Architetti di Como (qui) oppure sul sito del Rotary Club Baradello.

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