Dopo la presenza al presidio della scorsa settimana ai cancelli della Bavelloni di Bregnano, ieri mattina il Partito Democratico delle province di Monza-Brianza e Como si è unito allo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici davanti allo stabilimento di Lentate sul Seveso.
«La situazione è grave e molto preoccupante – dichiarano in una nota congiunta i segretari provinciali PD di Como e di Monza-Brianza, Carla Gaiani e Lorenzo Sala – L’azienda ha confermato la volontà di licenziare 55 dipendenti su un totale di 92 addetti, smantellando la produzione a Bregnano e ridimensionando quella di Lentate, colpendo duramente un territorio già segnato da crisi industriali».
I due segretari PD ricordano che Bavelloni è un marchio storico del settore della lavorazione del vetro, fino a pochi anni fa sinonimo di qualità e affidabilità, solido e riconosciuto. «L’acquisizione da parte di Biesse nel 2023 ha aperto una fase di crisi che rischia di confermare quello che in molti definiscono un vero e proprio ‘metodo Biesse’, una precisa strategia che ricalca quanto purtroppo emerso già in altre realtà: siti prima acquisiti, poi svuotati e infine chiusi».
«Esprimiamo – continuano i dem – piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici, ribadendo il nostro impegno a stare al loro fianco in questa fase difficile e incerta per il futuro loro e delle loro famiglie. La nostra speranza è che la proprietà riveda le proprie decisioni e utilizzi tutti gli strumenti disponibili – a partire dall’anno aggiuntivo di contratto di solidarietà – per evitare i 55 licenziamenti annunciati».

Non può inoltre passare sotto silenzio il bonus aziendale di 800 euro riconosciuto dal Gruppo a tutti i dipendenti tranne che a quelli di Bavelloni. «È difficile – affermano Gaiani e Sala – non notare l’ingiustizia e soprattutto, permetteteci, l’ipocrisia di questa operazione: mentre l’azienda distribuisce circa due milioni di euro di bonus aziendali ai lavoratori Biesse, allo stesso tempo conferma il licenziamento in Bavelloni di 55 operai. Un paradosso reso ancora più evidente se si considera che proprio ai lavoratori di Bregnano e Lentate, quelli che oggi rischiano il posto e subiscono le conseguenze di scelte manageriali discutibili, quel bonus non è stato nemmeno riconosciuto».

«Non ci si può presentare come un Gruppo attento ai dipendenti mentre si tagliano posti di lavoro e si svuotano siti produttivi. È un comportamento che offende la dignità di chi, per anni, ha contribuito con competenza e professionalità alla qualità del marchio Bavelloni. Come Partito Democratico – chiudono i segretari dem -, continueremo a sostenere i lavoratori chiedendo alla proprietà trasparenza, responsabilità e un immediato passo indietro rispetto a decisioni che colpiscono un intero territorio oltre che il futuro di decine di famiglie».