Nel corso di un controllo nei confronti di diverse società attive nel settore dell’organizzazione di eventi, in particolare matrimoni, i finanzieri della Compagnia di Menaggio, congiuntamente a funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como-Lecco, hanno scoperto una ditta, con sede nel Milanese, che aveva tutti i 5 dipendenti, trovati a lavorare in “nero”. Uno è risultato anche percettore di reddito di cittadinanza.
Le attività condotte successivamente, attraverso l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, hanno permesso di accertare che il cittadino ha prestato la propria attività lavorativa in “nero”, a seguito della presentazione della domanda del reddito di cittadinanza da parte della propria madre convivente. Una situazione che comporta la revoca del beneficio.
La Direzione Territoriale del Lavoro ha disposto, nei confronti della ditta, la sospensione dell’attività, in quanto, nel giorno dell’intervento, i lavoratori in nero accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati. Inoltre, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di oltre 9mila euro.
L’attività si è conclusa con la segnalazione, alla Procura della Repubblica di Como, del lavoratore in nero per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte della madre convivente.
5 Commenti
Imprenditori italiani chiagni e fotti…
FINALMENTE CONTROLLI, TROPPI FURBI in questo paesello
Il reddito di cittadinanza va bene solo quando si è in grado di controllare chi lo riceve.
Molto bene, avanti tutta con i controlli.
… non basta la revoca del beneficio, deve restituire ciò che ha percepito…con gli interessi!
Chiamiamoli LADRI che è il loro nome! I controlli vanno fatti a monte, bene che siano arrivati adesso!
I Finanzieri stanno lavorando bene! Chi non lavora bene è chi CONCEDE prima!