Si è da pochi giorni concluso in Portogallo il World Cheese Awards 2024, le “Olimpiade del formaggio”, che ha visto 4.786 formaggi provenienti da 47 Paesi contendersi le medaglie nelle diverse categorie. L’Italia ha conquistato in totale 5 Super Gold, 32 ori, 50 argenti e 41 bronzi, e tra questi un oro e un bronzo se li è aggiudicati l’Azienda Agricola Biologica Casale Roccolo di Binago (Como).
Riconoscimenti di altissimo valore per l’azienda comasca, produttrice di formaggi di capra adatti anche a chi soffre di intolleranze alimentari, tuttavia non una novità dato che nelle ultime 5 edizioni del World Cheese Awards Casale Roccolo ha portato a casa minimo una medaglia ad ogni partecipazione.
L’emozione e l’orgoglio di una medaglia sono tuttavia sempre grandi nonostante i continui successi, come spiega Fabio Bulgheroni, titolare dell’Azienda Agricola Casale Roccolo e socio di Cia Alta Lombardia: ”Momenti bellissimi e indimenticabili quelli che vivi al momento della proclamazione. Vincere una medaglia contro caseifici provenienti da tutto il mondo, alcuni che hanno cento se non più anni di storia, e tu, azienda familiare della provincia di Como conquisti l’oro, vieni ripagato della passione, l’impegno e la fatica che hai messo ogni giorno nel tuo lavoro. “
Dal Messico al Giappone, dal Brasile alla Norvegia, senza dimenticare i top class Italia, Francia e Svizzera, una moltitudine di aziende si sono presentate per proporre ai giurati i propri formaggi, con il vincitore assoluto che è risultato il prodotto di un’azienda portoghese.
“Il World Cheese Awards è sì una competizione, ma anche un momento di confronto, studio e scambio tra produttori, indipendentemente dalla provenienza – spiega Bulgheroni – Si creano amicizie e rapporti importanti, non c’è campanilismo e la voglia di migliorarsi è grande. Molti mercati sono in crescita, come quello brasiliano e quello giapponese, tuttavia mi sento dire con orgoglio che non scambierei la storia, la tradizione e la qualità dei prodotti italiani con nessun’altra”,
Di fronte a veri e propri “colossi” della produzione casearia globale, con appoggi governativi importanti e massicce strategie di marketing, c’è però spazio per una piccola azienda comasca. “Gioia, il nostro prodotto che ha vinto la medaglia d’oro, e Gubet, medaglia di bronzo, nascono grazie al costante impegno nella ricerca della qualità: studiamo e sperimentiamo, sempre facendo in modo di garantire al consumatore una eccellenza del prodotto, che sia riconoscibile e oggi, grazie alle medaglie vinte, anche riconosciuto”.
Dice con meritata soddisfazione Bulgheroni, che conclude dando un consiglio ai giovani che si avvicinano all’imprenditoria agricola: “Passione, impegno e qualità sono le tre parole chiave che devono guidare le nuove generazioni, alla quale aggiungo “aspirazione”: dopo anni di sacrifici, i premi vinti ci hanno aperto a nuovi mercati, come quello americano, ma anche il posizionamento in hotel e ristoranti di alto livello. Avere poi il supporto di un’organizzazione come Cia aiuta molto a velocizzare le questioni tecniche e fiscali, lasciandoci liberi di pensare solamente a fare il nostro lavoro, e questo è molto importante soprattutto per i giovani che vogliono avviare delle attività agricole”.
“Non possiamo che fare i complimenti all’Azienda Agricola Biologica Casale Roccolo, un’azienda nostra associata, per il fantastico e meritato risultato raggiunto. Ci riempie di orgoglio e siamo fieri che facciano parte della nostra organizzazione – dichiara Donato Campolieti, Direttore di Cia Alta Lombardia – Le medaglie vinte sono la dimostrazione che lavorare bene, con passione e impegno, dando vita a prodotti di qualità assoluta, rappresentano l’eccellenza agricola del nostro territorio, che spesso non viene valorizzata abbastanza”.