Incredibile ma vero: il coprifuoco alle 23 imposto dai giudici di Como ai locali di piazza De Gasperi potrebbe far scuola nella città simbolo delle “nuttate” e delle feste. Ebbene sì, Napoli.
Lo riporta oggi l’edizione partenopea del “Corriere della Sera” – rilanciata dall’ex assessore Sergio Gaddi – in cui l’avvocato Gennario Esposito, rappresentante del Comitato per la quiete la vivibilità cittadina di Napoli si rifà espressamente al provvedimento ottenuto dal residente comasco nell’annunciare azioni legali contro i “fracassoni” in piazza Bellini, sempre a Napoli.
Nel mirino, anche in questo caso, i locali della movida che – sempre secondo il Comitato – provocherebbero rumori e fastidi ai residenti fino a notte fonda.
Al fulmicotone – ma non è una novità – il commento dello scopritore di questo ipotetico gemellaggio antirumore tra Napoli e Como, Sergio Gaddi, che si dispera perché “ora c’è addirittura il lugubre modello Como per spegnere tutto alle 23”, parla di “incapacità della giunta lariana” e attacca “la gretta tristezza” diventata “un modello da imitare”.
“Confidiamo che a Napoli la sentenza comasca venga usata per incartarci i babbà”, la tipica chiusura gaddiana.