Il futuro Centro tecnico federale degli sport del ghiaccio e in particolare l’individuazione della città dove realizzarlo, sta diventando il tormentone di questa estate 2023. La vicenda, che qui abbiamo raccontato, è nota, e adesso – dopo le prime prove di forza tra Como e Varese per aggiudicarsi i 25 milioni di euro di fondi Pnrr che il governo ha messo a disposizione – si arricchisce di una nuova puntata.
Questa sera infatti in Comune a Varese si è tenuto un incontro per ribadire come la volontà dell’amministrazione guidata da Davide Galimberti sia quella di “creare a Varese una vera e propria Coverciano del ghiaccio. Con il nuovo PalAlbani inaugurato lo scorso mese di agosto (qui tutti i dettagli) e con il futuro centro, vogliamo realizzare un punto di riferimento a livello nazionale che funga da attrattore anche dopo l’importantissimo appuntamento delle Olimpiadi di Cortina del 2026”, dice il sindaco.
E per spingere in questa direzione all’incontro hanno partecipato, compatti, sia la maggioranza che le minoranze, insieme alla Provincia di Varese e alla Camera di Commercio “tutti uniti per spingere la candidatura di Varese – spiega il sindaco – L’apertura del PalAlbani ha infatti dimostrato come nel nostro territorio ci sia una grande vivacità a livello di sport invernali e di associazioni sportive attive nel settore e ci sia la voglia di fare rete pensando in grande”. Sul dualismo con Como sono chiare le intenzioni. “Bisogna ragionare in base a una diversa prospettiva. Nella fascia pedemontana abbiamo bisogno, oltre che del centro, anche di interventi in diverse infrastrutture vitali e soprattutto di fare rete con gli altri comuni, a partire proprio da Como, oltre che con la Regione. Ne siamo convinti. Adesso noi andremo avanti presentando la nostra ipotesi progettuale”, conclude il sindaco di Varese.
La novità è anche la scelta della location, è stato infatti spiegato: “l’area individuata per ospitare il nuovo Centro federale del ghiaccio sarebbe proprio quella intorno al nuovo Palaghiaccio. In questo modo si partirebbe già da un impianto sportivo funzionante e all’avanguardia che intorno vede anche la presenza di altri sport come il tennis e l’ippica, oltre che una scuola riqualificata da pochi anni come la Pellico”.
POI E’ ARRIVATA UNA NOTA DEL COMUNE DI VARESE, ECCOLA INTEGRALE:
Centro federale del ghiaccio. Varese unita si candida ad ospitarlo
“Varese è la città giusta per ospitare il nuovo Centro federale del ghiaccio”. A dirlo questa sera è stato il Consiglio comunale al gran completo. Consiglieri comunali di maggioranza e minoranza e la Giunta, tutti uniti all’insegna di una grande obiettivo sportivo per il territorio. Insieme agli esponenti comunali c’erano anche il presidente della Provincia Marco Magrini e il presidente della Camera di Commercio Mauro Vitiello. Presenti anche le associazioni sportive che animano e vivono il nuovo Palaghiaccio rinnovato e il mondo sportivo dell’ippica. Insomma, per usare un gergo sportivo: tutta Varese “fa squadra” perché il progetto del nuovo Centro federale del ghiaccio possa concretamente atterrare in città. L’idea è anche quella di rafforzare ulteriormente il sistema ghiaccio della Lombardia sviluppando un vero circuito virtuoso tra impianti anche nella fascia pedemontana della regione. Dunque, avendo Varese come centro federale ma intervenendo su tutte le altre strutture della fascia pedemontana che potrebbero essere riqualificate grazie alle occasioni generate dai tanti fondi del PNRR gestiti dallo Stato e dalla Regione. Si tratta quindi di una vera opportunità per tutta la regione.
La seduta di questa sera del Consiglio comunale è stata dunque l’occasione per unire di fatto amministratori e associazioni, politica e sport, per affermare che la città è pronta a sostenere in modo unitario la candidatura di Varese ad accogliere l’opportunità del Centro federale del ghiaccio. Questo anche per l’esperienza che Varese può mettere in campo grazie al nuovo Palaghiaccio Acinque Ice Arena, un impianto completamente riqualificato dove oggi trova casa tutto il mondo sportivo su ghiaccio. Una struttura all’avanguardia che, in poco tempo dopo la sua ristrutturazione, è stata in grado di raccogliere diverse vittorie sportive ottenute dalle squadre e dagli atleti che la animano.
Anche per questo motivo l’area individuata per ospitare il nuovo Centro federale del ghiaccio sarebbe proprio quella intorno al nuovo Palaghiaccio. In questo modo si partirebbe già da un impianto sportivo funzionante e all’avanguardia che intorno vede anche la presenza di altri sport come il tennis e l’ippica, oltre che una scuola riqualificata da pochi anni come la Pellico. Il nuovo progetto quindi darà una nuova visione del comparto consentendo di incrementare e potenziare anche l’attività ippica e il tennis con tutte le strutture necessarie e allo stesso tempo quei servizi condivisi come la somministrazione e l’intrattenimento. L’ampia superficie disponibile consentirà inoltre di destinare parte degli spazi ad attività per giovani come concerti, spettacoli e musica. Anche in tema di accessibilità l’area intorno al Palaghiaccio è una scelta giusta in quanto ben collegata dal trasporto pubblico, dalla vicinanza con le stazioni e dalla offerta di parcheggi in zona. In questo modo si verrebbe a realizzare una sinergia tra diverse realtà e si realizzerebbe una vera cittadella dello sport frutto della grande vocazione e tradizione varesina.
“Questo è un progetto fortemente voluto dal territorio – ha spiegato il sindaco di Varese Davide Galimberti – che dovrà essere condiviso con Stato e Regione. Tutti i progetti che hanno una rilevanza nazionale devono infatti essere costruiti con la massima collaborazione e all’insegna del dialogo. Un intervento di questa portata inoltre deve garantire la massima sostenibilità, anche economica. In questo senso Varese può già contare su un impianto all’avanguardia, riqualificato anche in vista delle Olimpiadi 2026, ma che potrà svilupparsi anche in futuro partendo da una struttura già esistente, funzionante e utilizzata da un movimento sportivo molto attivo”.
“Il nostro territorio è pronto ad ospitare un progetto come quello del Centro federale del ghiaccio – ha detto il consigliere Matteo Bianchi – perché, come dimostrato anche in questo ultimo anno, qui abbiamo un movimento vivo, energico e preparato, che è stato in grado di raccogliere grandi successi già pochi mesi dopo la riqualificazione del Palaghiaccio. Un centro di questo tipo necessità una complementarietà ad una struttura locale già viva oltre ad un territorio che crede in maniera corale ed unanime nella vocazione sportiva, trainata da discipline come Canottaggio, Pallacanestro, Ciclismo e sport del ghiaccio. Ci candidiamo a diventare un hub per tutto il nord-ovest, mettendo a disposizione di tutti le buone pratiche maturate”.
4 Commenti
Grazie Varese, so che farete un buon lavoro.
Ottimo articolo, a prova di imvecille.
Un sindaco che sa come amministrare con i fatti
E qualcuno a Como si occupa dell’organizzazione della rete di “informatori” ….
Non che veda questa grande importanza e necessità nella realizzazione del centro sportivo in oggetto , ma la differenza di “visione’ , progettualità e modalità è lampante.