Il deputato Fabrizio Benzoni, segretario regionale di Azione Lombardia e vicepresidente del gruppo parlamentare alla Camera, ha presentato un’interrogazione ai Ministri dell’Interno, della Difesa e delle Infrastrutture per chiedere un intervento urgente sul tema della sicurezza e della vigilanza nelle acque del Lago di Como.
“Il lago – spiega Benzoni – è oggi una delle principali mete turistiche del Paese e registra ogni anno un forte incremento del traffico nautico, soprattutto nei mesi estivi. Tuttavia, la presenza della Guardia Costiera è ancora limitata e frammentata, e manca un vero coordinamento tra le forze in campo. Serve un presidio stabile e strutturato che garantisca controlli efficaci, sicurezza per i diportisti e rispetto delle norme”.
Carlo Bordoni, responsabile organizzazione di Azione Como e membro della Segreteria regionale, aggiunge: “La sicurezza del lago – in particolare nel bacino dell’Alto Lario, che d’estate e nei weekend è affollato di barche, windsurf e kitesurf – è un tema essenziale, anche perché parliamo di una zona frequentata da turisti che spesso non conoscono la rapidità con cui può cambiare il clima sul lago. Ogni anno si verificano incidenti. Chiediamo al Governo l’istituzione di un presidio permanente della Guardia Costiera sull’Alto Lago di Como, il rafforzamento del coordinamento operativo tra i corpi attualmente impegnati e una revisione della normativa sulla navigazione interna, ormai superata rispetto alle attuali esigenze di sicurezza, controllo e prevenzione degli incidenti. Occorrerebbe infine avviare una riflessione seria sulle norme che regolano le patenti nautiche: consentire l’utilizzo di barche da 40 CV senza alcuna verifica delle effettive competenze di guida è pura follia”.
Conclude Lorenzo Pedretti, segretario provinciale: “Con questa interrogazione segnaliamo come l’attuale sistema di vigilanza – affidato a più corpi militari e supportato da una recente stazione a Menaggio – sia del tutto insufficiente. Le 70 ore stimate di pattugliamento estivo (circa tre uscite al giorno) non possono garantire una copertura adeguata dell’intero bacino lacustre. Il Lago di Como è una risorsa preziosa, ma va anche tutelata. Senza un sistema di vigilanza serio, il rischio è compromettere sicurezza, ambiente e vivibilità del territorio”.