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Lago di Como e laghi lombardi, è già emergenza acqua: -44%. Sertori ai regolatori: “Accumulatela, salviamo la stagione”

Siamo al 3 febbraio e questa sera alle 19 il livello lago di Como è a -5.6 centimetri sullo zero idrometrico. Inoltre a livello regionale manca già il 44% dell’acqua solitamente disponibile in questo periodo dell’anno. E ricordiamo bene la siccità dello scorso anno.

I tavoli regionali del 14 dicembre e del 26 gennaio avevano allertato tutti gli utilizzatori delle risorse idriche: la situazione di quest’anno è uguale, se non peggiore, alla situazione dello scorso anno.

I dati raccolti da ARPA Lombardia aggiornati al 2 febbraio sono impietosi, a livello regionale manca il 44% dell’acqua che normalmente è disponibile in questo periodo (neve più invasi idroelettrici più laghi regolati). Le riserve idriche in Lombardia sono ancora ai minimi storici. Per l’assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni e Risorse energetiche, non si può più aspettare: se manca l’acqua in Lombardia mancherà in tutto il distretto padano.

“È necessario infatti – spiega l’assessore Massimo Sertori – che tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella gestione dell’acqua si coordinino per trattenere tutta l’acqua possibile in vista della prossima stagione irrigua. Oggi ho chiesto ai gestori degli invasi idroelettrici operanti in Lombardia (A2A, Enel, Edison) e agli Enti Regolatori dei laghi (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) di adottare da subito ogni misura finalizzata all’accumulo di risorsa e alla massima riduzione delle erogazioni fatte salve le necessità ambientali e di funzionamento delle centrali termoelettriche situate lungo i fiumi emissari”. Viene inoltre rimarcato come in questo frangente sia necessaria la collaborazione delle autorità nazionali che gestiscono il sistema elettrico (TERNA, GSE, ARERA) affinché non vi siano ostacoli normativi o regolatori per attuare questa misura di invaso coordinato.

“Confido sul senso di responsabilità di tutti i soggetti pubblici e privati; in questo momento i soli interessi economici dei produttori elettrici devono stare in secondo piano. Bisogna salvare la prossima stagione irrigua”, conclude l’assessore.

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