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Lago di Como, l’appello dopo le tragedie: “Evitate i tuffi, bagni solo se nuotate bene. Massima attenzione ai bambini”

Anche quest’anno purtroppo sono state registrate tragedie tra le acque del lago di Como, qui un caso su tutti: Lago di Como, coppia di giovani inglesi si tuffa dalla barca che poi va alla deriva: lui muore, lei salva.

Arriva dunque un nuovo appello alla massima prudenza. E’ quello di Ats Insubria, lo riportiamo:

“Le acque del lago, notoriamente fonte di refrigerio e relax specie in questo periodo estivo, possono nascondere pericoli sotto il profilo sanitario e della sicurezza. Per questo l’invito di ATS Insubria ai bagnanti è quello di immergersi solo se sanno nuotare bene e sono ben allenati” dicono dalla direzione dell’Agenzia, che raccomanda anche di “evitare la pratica dei tuffi, soprattutto dopo una lunga esposizione al sole, o comunque se si è troppo sudati: immergersi repentinamente, infatti, può provocare dai crampi muscolari agli shock termici. I tuffi in altezza, così come quelli in acque torbide, sono invece sconsigliati perché possono provocare traumi”.

Va mostrata, inoltre, particolare attenzione verso i bambini sui quali bisogna sempre vigilare quando sono in prossimità di fonti d’acqua, siano esse piscine ad uso domestico, corsi d’acqua o rive dei laghi.

Si consiglia inoltre di usare con responsabilità anche giochi d’acqua e oggetti gonfiabili, come i materassini, evitandone l’uso in acque profonde.

ATS Insubria ricorda, infine, che i fiumi sul territorio di competenza non sono balneabili, oltre al fatto che le forti correnti e la temperatura dell’acqua, che si differenzia fortemente da quella del nostro corpo, rappresentano un serio pericolo da non sottovalutare.

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