Amati, odiati, galline dalle uova d’oro a cui dare in pasto ogni angolo basta che paghino, Unni moderni o ospiti da coccolare a cui far scoprire la bellezza lenta e le tradizioni del lago. Sono tanti i modi in cui vediamo i turisti che, mai come in questi ultimi anni, scelgono il lago di Como (o meglio, Lake Como, come è ormai conosciuto in tutto il mondo) come meta imperdibile del loro viaggio in Italia, se non addirittura in Europa. E dopo un’estate a parlare di numeri, problemi, trasporti che non reggono, monumenti a rischio code interminabili e scontrini roventi, abbiamo pensato che servisse, una volta tanto, uno sguardo un po’ più leggero. A regalarcelo, quel mondo sorprendente che sono i tanti gruppi di turisti che, spesso prima ancora di sfogliare una Lonely Planet qualsiasi, chiedono consigli ad altri turisti per organizzare il loro viaggio sul Lake Como.
Il risultato? Un piccolo campionario (trovate gli originali in fondo all’articolo) da sfogliare con leggerezza ricordandoci che, almeno una volta nella vita, tutti siamo stati turisti spaesati alle prese con l’organizzazione di un viaggio verso l’ignoto. E se poi qualcuno volesse andare oltre il sorriso, beh qualche spunto di riflessione su come siamo visti da chi ci visita e su cosa si potrebbe fare per risolvere alcuni problemi, anche a livello di comunicazione, c’è sicuramente.
Il cacciatore di vip
“Qualcuno ha già visto George Clooney?”
Partiamo dal più classico dei classici, e godiamocela finché George Clooney non venderà davvero la sua villa a Laglio. Perché con lui tutto ha avuto inizio. Speriamo non abbia anche fine.
Il confuso
“Cosa c’è da fare a Como?”
Cioè, a parte il lago, esattamente a Como cosa diamine c’è da fare? Più che un post, un epitaffio.
Il confuso. Vol 2
“Ma c’è qualcosa di diverso dalla natura che giustifichi una gita in giornata da Milano? Cosa fate quando arrivate lì?”
Un deserto con il lago più bello del mondo intorno, in pratica. Non esattamente un complimento.
Il crocerista
“Arriveremo con una crociera in arrivo a Ravenna e prenderemo il treno per il lago di Como. Possiamo prendere un battello da Ravenna al lago di Como?”
Ovvero, quando prendi Ravenna per Varenna, il mare per il lago, fischi per fiaschi. La buona notizia? Con le escursioni organizzate dalla compagnia arriveranno tutti sani e salvi alla meta. La cattiva? Sul lago anche i gruppi di turisti mordi e fuggi sbarcati a centinaia dalle navi da crociera. E sia.
Il follower
“Qualcuno può consigliarmi qualche influencer che vive o trascorre parecchio tempo sui diversi laghi di Como? Su Youtube o simili. Sto cercando se c’è qualcuno che vive in questa zona che posti regolarmente la vita di ogni giorno. Per vedere e seguire la giornata in riva ai laghi. Per avere ulteriori informazioni su posti da andare a vedere, nei viaggi futuri. Ma anche poter dare un’occhiata alla vita lì, quando si torna a casa per gran parte dell’anno”.
A parte un vago senso di voyeurismo, non serviva certo la Venere sullo sfondo di Bellagio in stile Ferragnez per farci sapere che gli influencer hanno il potere di indirizzare le scelte di molti, anche in fatto di luoghi da visitare. Ma che fossero anche capaci di moltiplicare il lago di Como, questa è proprio una novità.
Il fuorilegge
“Ciao, dove sono le spiagge pubbliche in Como città?”
“Villa Olmo e Tempio Voltiano”
E dove se no? Anche oggi i cartelli di divieto li leggiamo domani.
Il desaparecido
“Il fatato lago di Como in Italia, il giardino sul retro di Milano…”
E niente, dell’autore di questo post, dopo la sua pubblicazione, non si hanno più notizie. Spiace.
Lo stagionale
“Ci sono battelli in Ottobre durante la settimana da Como a Bellagio?”
No figurati, ce la facciamo a nuoto fino alla prossima estate. Scherzi a parte, che qualcuno (più di uno) ci veda come un grande parco giochi all’aperto e non come un luogo in cui vivono e si spostano davvero delle persone non è un problema da sottovalutare.
L’ottimista. E i distruttori di sogni
“In che zona stare sul lago di Como che permetta di prendere un taxi o Uber facilmente?”
“Non è possibile lì. Noleggia un’auto”.
Severo ma giusto. Come dargli torto?
L’esploratore dell’ignoto
“In ottobre andrò in un posto che si chiama Lecco. Qualcuno c’è stato?”
E per ultimo, un post che, da comaschi, ci fa sentire meno soli e incompresi in un mondo in cui ogni informazione è a portata di clic ma, evidentemente, è più irraggiungibile e confusa di quello che si possa immaginare. Ma ora, chi glielo dice che Lecco non ha il lago?
L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO
6 Commenti
Lecco non ha il lago???
🤣🤣🤣🤣🤣
Volete le foto?
Alcune domande fanno sorridere, è vero, ma altre purtroppo divertono solo chi è troppo abituato a Como. Perché, forse in troppi non lo sanno, nelle altre città, e non parliamo solo di quelle “turistiche”, gli eventi ci sono durante tutto l’anno e in presenza di uno specchio d’acqua balneabile di solito si fa qualcosa per renderlo fruibile alle persone.
Ma tra…. vavenna e vavenna che differenza c’è?
una è in emilia.romagna.
Come i 1900 eventi di Como, i programmi elettorali….. le promesse……ormai l’assurdo ha lasciato il teatro….
Turisti su Marte…che atterrano sul lago di Como! Articolo che strappa più di un sorriso ma che fa riflettere su quanto sia necessaria anche una “cultura del turista”. Però diciamolo…il crocerista è proprio di un altro campionato!