Lo scorso 29 luglio erano intervenuti i sindacati: Denuncia Cgil e Uil: “Il Gruppo La Villa addebiterà il lavaggio delle divise ai 180 lavoratori. Inaccettabile”. Il Gruppo fiorentino, ente gestore di diverse residenze per anziani in Lombardia e nel Comasco, replica ai rappresentanti dei lavoratori sottolineando “che l’abito da lavoro non costituisce strumento di protezione ma di identificazione aziendale e di riconoscibilità dei dipendenti e del ruolo professionale dei medesimi”.
Ecco la nota ufficiale:
E’ opportuno chiarire il punto di partenza: le divise da lavoro non costituiscono Dpi, ovvero non sono dispositivi di protezione individuale e quindi il lavaggio e la manutenzione delle divise non afferiscono in alcun modo a costi “di sicurezza.
La normativa obbliga il datore di lavoro a sostenere tutte le spese inerenti la salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Ne siamo ben consapevoli e da sempre ci facciamo carico di tutto quanto concerne questo aspetto con grande attenzione. Affermare che il Gruppo sta imponendo ai dipendenti un costo relativo a strumenti legati alla loro sicurezza è quindi davvero fuorviante. Nessun costo di questo genere verrà addebitato perché, come già detto, tali divise non hanno una funzione di tutela della sicurezza e della salute dei dipendenti e non costituiscono dispositivi di protezione per la salute e la sicurezza dei lavoratori.