Continua il viaggio di Acqua S.Bernardo (nel gruppo Montecristo con Fonte Ilaria e Fonte di Posina, un fatturato da 200 milioni di euro nel 2022) lungo la Penisola italiana: la minerale celebra così le eccellenze tricolori con la sua iconica serie “Signature”. S.Bernardo rende omaggio al Lago di Como, con una citazione d’eccezione. La celebre Goccia infatti viene “vestita” attraverso l’arte materica di Ester Maria Negretti, apprezzata artista che dipinge le meraviglie del Lario sulla mezzolitro Pet Premium Limited Edition Acqua S.Bernardo. In primo piano, un cigno, simbolo dell’immagine di S.Bernardo fin dal 1926, anno di sua fondazione, quando Leonetto Cappiello realizzò le prime storiche réclame rimaste nell’immaginario collettivo fino ad arrivare alle Gocce e alle più innovative creazioni di oggi che distinguono l’azienda nel panorama di riferimento, tanto da poterla definire l’acqua del design. Dopo le serie “Milano” e “Tigullio”, a cui si sono aggiunte le limited dedicate ad Alba, Cuneo, Salento, Agrigento, Acqua S.Bernardo prosegue così il suo tour alle bellezze d’Italia. A emozionare con la nuova Goccia di S.Bernardo, è l’arte di Ester Maria Negretti, che ha rappresentato su una sua tela i simboli evocativi del meraviglioso Lago di Como, come lei stessa racconta.
«Nelle mie opere è molto presente il Lario: per rappresentarlo al meglio ho lanciato un sondaggio sui social, chiedendo che cosa evocasse: tra le risposte più frequenti che ho ricevuto troviamo: la serenità, le passeggiate in famiglia, il battello, i borghi, i cigni». Ed è proprio questo che emerge dall’opera Lago di Como, che fa bella mostra di sé sulla Goccia Limited Edition Acqua S. Bernardo. L’illustrazione di Negretti riporta tutti questi elementi rendendo già da ora, la nuova Signature Acqua S.Bernardo un’icona del Made in Italy.
Antonio Biella, direttore generale di Acqua S.Bernardo afferma: «Siamo innamorati del nostro Paese, a cui adoriamo dedicare le nostre “Signature”. Il Lago di Como per la famiglia S.Bernardo è anima, siamo fieri sia diventato una meta di grande richiamo per persone provenienti da tutto il mondo. Ringrazio Ester Maria Negretti, artista comasca proprio come me, per il grande fascino della sua creazione».
S.BERNARDO
S.Bernardo rappresenta la perfetta unione di qualità, tradizione ed eleganza. La sua fonte ha origine nelle Alpi Marittime, a un’altezza di 1.300 m, in un ambiente sano e incontaminato. Conosciuta sin dal 1926 per la sua leggerezza e per le eccellenti caratteristiche organolettiche, dagli anni Novanta è anche espressione del design italiano, grazie alla sua inconfondibile bottiglia “Gocce”, disegnata da Giorgetto Giugiaro. Ancora oggi icona di stile. Distribuita nei canali retail, ho.re.ca e door to door, è disponibile in una gamma completa di formati in vetro e pet.
Da maggio 2015 è entrata a far parte del Gruppo Montecristo. S.Bernardo: lunga tradizione tutta italiana di qualità e di stile.
GRUPPO MONTECRISTO
Il Gruppo Montecristo nasce dall’unione di due famiglie italiane, da generazioni protagoniste nel settore delle acque minerali e del beverage. Negli ultimi anni il Gruppo ha effettuato importanti passi sul mercato nazionale, con l’acquisizione nel 2011 di Fonte Ilaria spa di Lucca e nel 2012 di Fonti Di Posina spa di Vicenza. Diventato uno dei principali produttori di bevande gasate e asettiche specializzato nelle private label, è attivo nella distribuzione in tutti i canali moderni. Oggi produce 850 milioni di bottiglie, 200 milioni di fatturato, 4 stabilimenti e 350 dipendenti.
4 Commenti
Bello il prodotto , ottima l idea di pubblicizzare luoghi unici in veste creativa , ma mi piacerebbe sapere , tutti questi produttori di acque minerali, quanto versano allo stato come accise per lo sfruttamento di una risorsa naturale e collettiva ???
Ho saputo che per poter riciclare bene le bottiglie di plastica bisognerebbe togliere il rivestimento anche se pure esso di plastica. Già mi sento in colpa a bere acqua dalle bottiglie di plastica, adesso aggiungiamo altri centimetri quadrati di plastica su plastica? Qual’è l’impatto ambientale di una bottiglia così? Invece di migliorare peggioriamo? Poveri cigni…
Ha ragione signor Giulio. Il problema è che lo paghiamo tutti noi.
Fermi è un grande. Non solo taglia nastri ma stappa anche bottiglie. Un inutile con stipendio a 4 zeri.