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Lecco illuminata per Natale, Confcommercio: “A Como calo shopping del 30%, qui tutti contenti”

(foto di copertina da Prima Lecco)

La città di Lecco – che quest’anno grazie all’associazione Amici di Lecco ha puntato forte su una illuminazione natalizia ispirata ai Balocchi comaschi degli anni scorsi – inizia a fare i primi conti di Natale, almeno sotto il profilo dello shopping. E quest’anno sull’altra sponda del Lario si guarda con una certa soddisfazione anche al confronto con Como, dove non sono mancate polemiche e mugugni.

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente di Confcommcercio Lecco, Antonio Peccati, appena prima del 25 dicembre hanno dunque avuto un’eco anche a Como.

“In queste settimane – ha detto Peccati nella conferenza stampa riportata dai media lecchesi – sto sentendo parecchi commercianti ed esercenti che si dicono soddisfatti per come sta andando il loro lavoro. Devo dire che la scelta di illuminare Lecco è risultata positiva e probabilmente determinante in questo contesto. Basti pensare che altre realtà non stanno andando altrettanto bene”.

QUI LA GALLERY DELLE LUCI DI “PRIMA LECCO”

E qui è scattato il riferimento diretto a Como: “E’ il caso di Como – ha proseguito il presidente di Confcommercio Lecco – che sta registrando un calo del 30% del volume d’affari dei suoi commercianti rispetto all’anno scorso. Non so se siano solo le luci, ma quando la gente passeggia per la città vedendo le vetrine dei negozi, poi magari entra e compra qualcosa o almeno un caffè lo beve”.

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5 Commenti

  1. Sarebbe ad ogni modo interessante capire quale sia la reale entità e la distribuzione del malcontento in quel di Como.

    Sappiamo bene come lo strillare di pochi possa esser talvolta confuso con la voce di tutti, e ho il sospetto (vi sono sondaggi al riguardo?) che il narrato malcontento si situi maggiormente nella popolazione dei commercianti che dai bagni di folla traggono ibenefici diretti, più che in quella di persone impegnate in altri settori.

    Metteri anche in guarda dalla narrazione dominante della “turistificazione” come processo sempre desiderabile e fonte di progresso per una collettività più o meno ampia.
    Sovente il turismo genera invece fenomeni predatori di consumo di suolo, energia, inducendo finanche estromissione del cittadino dal “tessuto” della sua collettività.

  2. io mi ricordo lui e tutta la sua squadra che in campagna elettorale dava degli incapaci a chiunque anche con una certa ilarità.
    Adesso sono perculati alla grande sui social perchè emerge tutta la loro di incapacità, di cui fanno le spese tutti i comaschi.
    Non fanno nulla di ció che promettono.
    NULLA

  3. Grazie Rapinese per la tristezza profonda in cui è finita Como. Ci sono voluti decenni perché la nostra città si convertisse da città della seta a città a vocazione turistica, e in solo 6 mesi con il suo governo ha annullato buona parte di quello fatto finora.
    Lei, il Mike e il Milo sarete capacissimi di rabbonire i commercianti?

  4. Eh ma la sobrietà non ha prezzo. Eh ma la trasparenza sul fatturato delle casette. Eh ma i rosiconi che vadano a Cernobbio o a Lecco a vedere se c’è il lago.

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