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L’estate nera di Pigra, tra funivia chiusa (da mesi) e cantieri è scontro totale. Lettera del sindaco e attacco della minoranza

Lo scontro tra maggioranza e minoranza è ormai totale e la fratture sembrano insanabili. In una Pigra, diventata ormai un cantiere a cielo aperto e con i turisti che scarseggiano (soprattutto per la chiusura della funivia), le polemiche in Comune si accendono nell’estate più calda di sempre per il paese nascosto tra le montagne. Prima di entrare nel vivo degli eventi degli ultimi due giorni, raccontiamo gli antefatti.

Funivia chiusa da quasi un anno

L’impianto è fermo da ottobre 2022, per i lavori straordinari di manutenzione e abbattimento delle barriera architettoniche. Durante il primo intervento è stata costruita una rampa, che permette ai disabili di accedere alla stazione di Argegno. Il secondo invece, il più consistente, riguarda la manutenzione straordinaria, finanziata da Regione Lombardia che ha stanziato oggi 649.516 euro per interventi di manutenzioni straordinaria.

“Saranno tutti lavori, esterni a quelli iniziati questa mattina, di ammodernamento delle stazioni, messa in sicurezza e illuminazione, che permetteranno di prolungare il servizio (infatti al momento non è possibile effettuare corse prima dell’alba e dopo il tramonto). La data 30 settembre 2023 è solo indicativa. Vogliamo far partire le due tranche di lavori il prima possibile. La prima inizierà a breve, se non addirittura in contemporanea con il cantiere cominciato oggi, mentre la seconda dovrebbe partire a febbraio. Ogni intervento dovrebbe essere questione di settimane” aveva commentato il sindaco Giovanni Balabio lo scorso ottobre.

I cantieri in paese

Attualmente a Pigra sono attivi due cantieri. Il primo in via Sociale, iniziato lo scorso 20 marzo, in cui è prevista la sistemazione dell’impianto fognario (a spese di ComoAcqua) e il rifacimento del manto stradale (finanziato da Regione Lombardia).

via Sociale

Mentre il secondo, partito lo scorso 10 luglio, si trova in via Roma, la strada centrale del paese, e riguarda la medesima tipologia di interventi. Nel cantiere di via Sociale è in vigore il divieto di transito in automobile (tranne in alcuni weekend in base allo stato dei lavori), invece in quello di via Roma è attivo anche il divieto di passaggio pedonale durante l’orario lavorativo degli operai.

Via Roma

Lo scontro tra maggioranza e opposizione: la lettera del sindaco

Inevitabilmente, con i turisti che scarseggiano e la funivia chiusa è arrivato lo scontro tra maggioranza e opposizione in Comune. Il primo dardo è stato lanciato dal sindaco Giovanni Balabio attraverso una lettera alla cittadinanza pubblicata ieri (18 giugno): “Mi stupisco e mi rammarico nel leggere alcuni commenti di ex amministratori relativamente ai cantieri in questi giorni – scrive – evidentemente durante la loro amministrazione non hanno ottenuto alcun finanziamento e non sono a conoscenza che il rispetto delle tempistiche è una condizione imprescindibile per non perdere i contributi economici ricevuti”.

Continua: “Comprendo i disagi, principalmente degli abitanti delle vie interessante ai lavori gestiti da ComoAcqua e per le pavimentazioni, ma il rifacimento di tutte le reti è un intervento necessario prima del ripristino delle finiture”. Nel passaggio successivo spiega le ragioni di questi lavori che hanno sconvolto la vita del borgo: “L’attuale Giunta ha valutato come una grossa opportunità per il paese poter prevedere degli interventi radicali prima di procedere con la posa di pietre e selciati” sottolinea Balabio.

Successivamente emerge anche il tema della funivia: “Immagino che molti potrebbero pensare che sarebbe meglio ripristinare la gestione della funivia in capo al Comune, nonostante il funzionamento fosse limitato – dice -. Ora con il subentro della Tpl la funivia è chiusa”.

E qui arrivano le accuse alla precedente giunta (di cui alcuni consiglieri dell’attuale minoranza facevano parte): “Occorre chiarire che quando siamo subentrati nell’amministrazione la gestione dell’impianto presentava grosse criticità e sotto diversi aspetti la situazione era disastrosa: vi erano ammanchi considerevoli, una contabilità approssimativa, una gestione del personale inesistente, ore di straordinario non controllate, spese varie, etc”. Da qui la scelta di spostare la funivia sotto la gestione Tpl poiché “era impossibile assumere del personale a causa di alcuni vincoli burocratici” secondo l’attuale sindaco. Emerge infine un ultimo problema per l’impianto: “La Tpl con il supporto dell’amministrazione sta cercando di risolvere il problema con l’individuazione di un gestore qualificato” conclude Balabio.

La replica della minoranza

Non si è fatta attendere la risposta da parte del gruppo consigliare di minoranza “Per Pigra” con lettera indirizzata al primo cittadino: “Quando si trova in difficoltà e il dissenso della popolazione raggiunge livelli elevati tira in causa la vecchia amministrazione – scrive il capogruppo Alessandro Borghi – ma le ricordo che sono sette anni che amministra Pigra e questa scusa”.

Il primo riferimento è alla funivia: “Le rammento che sotto la sua amministrazione sono state avviate le procedure contro il Comune da tutti gli operatori che lavoravano presso la funivia e che ha reso possibile un servizio che lei e la sua giunta avete distrutto – accusa -. Le faccio inoltre presente che un mese prima del suo insediamento l’impianto era stato sottoposto a revisione quinquennale e la stessa risultava a norma di legge”.

Arriva poi la risposta secca alla frecciata del sindaco Balabio sui “finanziamenti mai ricevuti dalla precedenze amministrazione” (di cui Borghi ha fatto parte): “Le rammento che durante i cinque anni di insediamento siamo stati soggetti al patto di stabilità, il quale permetteva a tutti i Comuni d’Italia di effettuare solo opere ordinarie” racconta il consigliere di minoranza.

La lettera integrale del sindaco Balabio:

sindaco balabio pigra

La lettera integrale del capogruppo Alessandro Borghi:

 

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