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L’idea di due comasche, contro la caccia al parcheggio c’è hosteggio: un ‘AirBnB’ per le auto. Come funziona

Stefania ogni mattina, dopo aver accompagnato i figli a scuola, arriva a Como alle 8.30 per andare al lavoro in centro e già sa che dovrà appellarsi a tutti i santi per trovare un parcheggio a una distanza decente dall’ufficio. Oppure dovrà accendere un piccolo mutuo per lasciare l’auto fino alle 18 sui posti blu, visti gli ultimi aumenti delle tariffe.

E c’è Luca, che sabato ha deciso di approfittare del pomeriggio di sole per venire a Como con la famiglia ma c’è il mercato, e c’è anche la partita, e sa già che passerà più tempo a cercare parcheggio che a passeggiare in centro.
E poi c’è Marco che, invece, esce tutti i giorni da casa alle 7 per andare a lavorare, prende l’auto parcheggiata nel suo bel posto di proprietà e si infila nel traffico. Non tornerà prima delle 19, se va bene, ma per fortuna il suo parcheggio sarà lì ad aspettarlo, libero e bello, evitandogli interminabili giri del quartiere alla ricerca di un buco in cui lasciare la macchina fino al mattino successivo.

Marco non lo sa, ma in una città in cui un posto auto di proprietà è ormai diventato praticamente uno status symbol, ha tra le mani un piccolo tesoro. E Stefania e Luca non lo sanno, ma basterebbe conoscere Marco per non arrabbiarsi e perdere un sacco di tempo alla ricerca di un parcheggio che non c’è.

Ma come far “incontrare” Stefania e Luca con Marco? A farlo ci pensa una piattaforma fresca fresca di messa online, una sorta di Tinder dei parcheggi, o di Airbnb per restare in tema di affitti brevi: Hosteggio.
Il meccanismo è semplice e geniale: chi ha un posto auto di proprietà a Como libero in alcuni momenti del giorno o dell’anno può metterlo “in affitto” sulla piattaforma (hosteggio.it) e chi cerca parcheggio può trovare in tempo reale i posti disponibili, pagare online in tutta sicurezza e lasciare l’auto per il tempo pattuito.

A ideare questa piattaforma, unica in Italia, è una giovane comasca esperta di digital marketing Jessica Tagliabue che, insieme alla socia Ilaria Pessina, la sta lanciando proprio in questi giorni: “Vivo da sempre a Como, in zona Borghi e conosco bene il problema dei parcheggi in città – racconta – per questo, qualche anno fa ho avuto l’idea di una piattaforma simile a quelle delle case vacanze dove, chi dispone di un posto auto che resta vuoto per brevi o lunghi periodi, può metterlo a disposizione di chi è alla ricerca di un parcheggio. In quel momento, però, avevo appena aperto la mia società di digital marketing in Svizzera e avevo scoperto di essere incinta di mia figlia, così ho lasciato questo progetto nel cassetto”.

Ora però, con una città sempre più affamata di parcheggi, è arrivato il momento di mettere le ali a questa idea: “Ho coinvolto una mia dipendete, Ilaria, e per prima cosa abbiamo intrapreso un percorso con uno dei più importanti incubatori online, Startup Geeks, che ci ha permesso di validare l’idea attraverso sondaggi e di predisporre tutta la necessaria documentazione tecnica tanto da arrivare a essere menzionati come Progetto Meritevole ed essere selezionati tra le dieci startup più interessanti con l’opportunità di presentare il progetto a potenziali investitori – spiega Jessica – il passo successivo è stato poi quello di partecipare a un pre accelleratore e ora siamo pronti a presentarci sul mercato”.

In questi giorni, infatti, è partita la campagna di ricerca dei proprietari di posti auto potenzialmente interessati, dopo di che sarà il momento di creare un’App dedicata e aprirsi ai potenziali “ospiti”.

“Stiamo valutando anche l’ipotesi di una campagna di fundraising ma per ora stiamo ricevendo già le prime richieste di informazioni da parte dei proprietari – dice – l’idea è quella di partire con soste a medio-lungo termine con chi, magari, sa di lasciar libero il proprio posto auto in determinati giorni e orari o anche per settimane fino ad arrivare, in un secondo momento, anche alla disponibilità di poche ore”.
Ma come verrà gestito concretamente il servizio? “L’iscrizione alla piattaforma è gratuita e, esattamente come succede per le case vacanze, tratterremo una percentuale sulla transazione al momento del pagamento del parcheggio – spiega Jessica – la tariffa sarà a discrezione dell’host, anche se noi suggeriremo un valore sulla base della posizione e della tariffa media dei parcheggi della zona in modo da essere vantaggiosi rispetto alle tariffe comunali. L’accesso al parcheggio, poi, sarà valutato caso per caso e potrà avvenire tramite dispositivo Bluetooth o semplice locker, come per le case vacanze”.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE

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15 Commenti

  1. va bhe dai… almeno avete scritto l’ articolo.. questa e’ l’unica utilita’ che ci vedo

  2. Smettiamola di pensare solo ai BnB esistono anche i residenti che pagano le tasse xbquei zozzoni di turisti che lordano le strade con fazzolettini di carta buttati x terra xchè fare due passi in più x cercare un cestino costa fatica!!

    1. I turisti a Como? Vogliamo parlare degli italiani che vengono in Svizzera e parcheggiano per andare a lavorare quando alla sera vanno via buttano per terra il mondo ma per favore..
      .

  3. Tutta una serie di nuove professioni si potrebbe aprire con questo mega afflusso turistico.
    Per esempio, potrei sedermi su una panchina all’ombra sul lungo lago, con un cartello al collo (bilingue): “se mi date 20 euro, mi alzo e vi cedo il posto”. E perché non piazzarsi in via Rezzonico con un cartello simile rivolto agli automobilisti? “Per 20 euro esco dal
    parcheggio e vi cedo il posto” .
    E strano che non si siano ancora verificati episodi di bagarinaggio tra chi aspetta di acquistare un biglietto per il battello.

    Sto scherzando, dai.

    A me l’idea illustrata nell’articolo sembra concettualmente buona. Ma dubito si possa sviluppare in volumi tali, specialmente a Como, da giustificarne il presidio commerciale da parte delle ideatrici.

  4. Non mi sembra proprio, una grande idea. Sai quanti ritornano a riprendersi la macchina in ritardo…oppure chi le la lascia lì , e poi cosa fai chiami una ” rimozione auto” ? Costa un botto la rimozione, ed anche la custodia. Per non parlare delle responsabilità legali. Gli amministratori di condominio e le assemblee di condominio, faranno un sacco di problemi giustamente. E se parcheggiano un auto con qualche danno e dicono che l’avevano integra? Non mi sembra buona idea , ma una fonte di grattacapi legali, non certo una idea vincente

  5. E se chi ha parcheggiato, poi non ritorna all’ ora prestabilita ? Tocca pagare un carro attrezzi, per rimuovere , e il pagamento custodia del veicolo, nel centro di deposito. Per non parlare di ogni possibile rivendicazioni di danni , anche nella normale custodia , e complicazioni legali. Poi siete sicure che i regolamenti condominiali, diano tutti, queste ipotetiche possibilità? Sinceramente a me non sembra una grande idea…mah…

  6. Luca potrebbe prendere i mezzi pubblici e non rompere los cocones con la sua macchinina in centro. Tanto scende per una passeggiata, non avrà mica fretta, no? Anche i figli di Stefania potrebbero prendere i mezzi pubblici, come i comuni mortali, e forse la stessa Stefania. Ma guarda… un idea imprenditoriale di palta per un problema… di palta! È il momento di rieducare questa città…

    1. Sono d’accordissimo sull’uso dei mezzi pubblici; ma prima della “rieducazione” dei cittadini sarebbe necessario che chi di dovere renda efficienti i suddetti mezzi pubblici – in Como e di collegamento tra Como e i comuni limitrofi. Ma, mi dicono, siamo ben lontani dall’obbiettivo. È un serpente che si morde la coda: se i mezzi pubblici non sono efficienti la gente prende l’auto, più gente usa l’auto meno efficienti possono essere i mezzi pubblici bloccati nel traffico…

    2. Ho scelto di usare i mezzi pubblici. Lavoro a Como. Molto comodi ma…l’altra sera ho aspettato sino alle 22.40 l’ultimo bus per Appiano. Corsa saltata. L’ultima. E con me altre 4 persone che, come me , avevano appena finito di lavorare.
      Dall’8 di giugno Asf decide che l’ultima corsa per Appiano sarà alle 20 . Sino a settembre. Perché finiscono le scuole serali. Ma i lavoratori del turismo e servizi in estate hanno bisogno della corsa delle 22. Se scrivi a Asf non ti rispondono neppure. Anzi, proprio non leggono. Quindi verremo tutti in auto , in estate quando tutti i posteggi saranno esauriti, con buona pace di Asf. Che pensa, ma non lo è, al servizio del cittadino. E si dimentica ogni giorno di essere un servizio pubblico. Ma i suoi manager ora sono impegnati nel “giro di vite” con gli utenti per i biglietto. E sui bus è sempre più frequente che gli autisti, magari in ritardo ad una fermata, facciano ancora più ritardo per controllare con modi da cerbero e non opportuni , a volte, i biglietti. A tutti. Ma questo è il nuovo trend di Asf: non è importante il servizio, ma il controllo. Comunque, cara Asf, conosco in anticipo la risposta, se ci sarà, perché siete troppo importanti per rispondere ad in utente che deve oagare e stare zitto. Fate servizio pubblico regolare, siete qui per questo è smettetela di giocare a fare i poliziotti e di fare figure di palta.

  7. Se poi causa imprevisto (malessere esigenze personali ecc….) il proprietario del parcheggio dovesse rientrare prima e non potrebbe parcheggiare al suo posto sarebbe un problema.

      1. Meglio inoltre non osservare la costruzione delle proposizioni, l’assenza di virgole e i quattro punti utilizzati al posto dei puntini di sospensione (i quali inoltre godrebbero di un carattere specifico: “…”).

    1. Non penso che l’intenzione sia la speculazione. Semmai un’entrata extra. Quindi l’entità dei ricavi è relativa

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