Il livello dell’acqua del Lago di Como verrà preservato grazie alle centrali idroelettriche. La soluzione nasce dall’accordo tra gli impianti e Regione Lombardia, dopo le numerose segnalazione ricevute in questi mesi e il pericolo di abbassamenti eccessivi. Si parla di un’erogazione di quattro milioni di metri cubi di acqua al giorno. In prima linea sull’accordo c’è l’assessore regionale Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo della risorsa idrica Massimo Sertori, che negli scorsi giorni avevano denunciato come il Lario “con la differenza attuale tra gli afflussi in ingresso e le portate erogate di circa 60 metri cubi al secondo in queste condizioni” rischiasse “di perdere 3-4 centimetri di acqua al giorno”.
L’acqua delle centrali idroelettriche salverà il livello del lago di Como. Ci dia i dettagli.
Con queste temperature mediamente per effetto di evaporazione il lago di Como si abbassa di un centimetro al giorno. Con l’accordo che abbiamo fatto con idroelettrici verranno depositati 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno con l’obiettivo di mantenere l’attuale l’altezza del lago. I monitoraggi poi saranno quotidiani. Con questa impostazione riusciamo a unire le varie necessità, ovvero cercare di arrivare in fondo alla stagione irrigua mantenendo però un’altezza del lago che consenta ovviamente la navigazione, penso al turismo, e preservi l’habitat ittiologico.
Perché la scelta è ricaduta proprio sulle centrali idroelettriche?
Le centrali idroelettriche sono certamente un business ma hanno anche una funzione pubblica non banale, ovvero quello di produrre energie per autunno e inverno. Gli impianti stavano immagazzinando acqua non tanto per questioni economiche ma perché è stato dato l’input a livello nazionale da chi coordina la produzione e il consumo di energia di immagazzinare per averla a disposizione per il futuro.
E adesso verrà trattenuta meno acqua con questo accordo?
In alcuni casi gli immagazzinamenti saranno ridotti mentre in altri saranno sospesi. Abbiamo ritenuto prioritario in questa fase la salvaguardia del lago, per la sua importanza. Penso agli agricoltori. Abbiamo trovato così una via mediana tra i vari interessati. Certamente però non pensiamo di poter svuotare le dighe, perché sono l’unica fonte di energia programmabile.
Tra l’altro questo provvedimento non ha precedenti felici per la Regione.
Nel 2020, quando non si parlava ancora di crisi idrica ci avevamo visto giusto. Abbiamo fatto una legge, e siamo stati alla prima regione a farlo, sul rinnovo delle concessioni di elettriche, che permette questo accordo. Altrimenti non avremmo avuto gli strumenti legislativi (per far erogare l’acqua nel lago ndr). Oggi non è permesso di imporre agli idroelettrici di turbinare. In passato quando è stato fatto la Regione ha pagato. Con la legge regionale che abbiamo fatto sulle concessioni, quando sono state rinnovate, abbiamo specificato nel testo che la Regione, in casi come questi, può intervenire da un punto di vista amministrativo e imporre di turbinare.
Paratie a Como. Quanto incideranno una volta ultimate sul livello del lago?
Quando saranno terminate riusciremo, in fase di immagazzinamento d’acqua, ad arrivare a un altezza non più di 100 centimetri sopra lo zero idrometrico ma di circa 115-120. Questo senza alzare le paratie, ma solo per effetto dei lavori del rifacimento del marciapiede e relativi interventi.
Un commento
Tutte belle e belle parole e idee MA….. NESSUNA NOTIZIA CIRCA IL RISPARMIO DI ACQUA OBBLIGATORIO PER GLI AGRICOLTORI CHE CONTINUANO A SEMINARE COLTURE IPERASSETATE DI ACQUA CHE PER LO PIÙ VENGONO POI USATE COME MANGIMI!!!!
UNO SCHIFO ASSURDO, UNO SPRECO ALLUCINANTE A CUI SI AGGIUNGE CHE NON C’È NESSUN DECRETO DI URGENZA PER COSTRUIRE CISTERNE EO INVASI PER TRATTENERE L’ACQUA PIOVANA!!!!
POI SI PRETENDE DI ESSERE L OTTAVA ECONOMIA DEL MONDO SVILUPPATO.
COME SEMPRE PER FAVORIRE GLI INTERESSI DI 4 GATTI CHE HANNO MILIONI DI ETTARI DI COLTURE PER MANGIMI SI USA L’ACQUA DEI LAGHI SENZA SCRUPOLO.