È ufficiale: la multinazionale svizzera Stäubli cesserà la produzione nello stabilimento di Carate Brianza. L’amara notizia è stata confermata dalle parole di Pietro Occhiuto, segretario della Fiom Cgil Brianza: “È ufficiale, la Stäubli chiude la produzione. L’hanno spostata altrove”.
La decisione della società, attiva nei settori tessile e robotica, è stata annunciata a settembre e ha messo a rischio ben 45 posti di lavoro nel sito brianzolo.
Stäubli: una storia di quarant’anni in Brianza
La presenza di Stäubli in Italia risale al 1975, con una prima sede a Busto Arsizio (Varese). Tuttavia, è dal 1984 che l’azienda svizzera – oggi presente in 28 Paesi con 15 stabilimenti – ha radicato la sua attività produttiva a Carate Brianza, in via Riviera. Per quarant’anni, lo stabilimento di Carate ha rappresentato un pilastro industriale, arrivando a contare oltre 150 collaboratori complessivi.
Accordo sui licenziamenti: incentivi e ricollocazione
Dopo mesi di difficili confronti, le organizzazioni sindacali sono riuscite a raggiungere un accordo sul licenziamento collettivo dei lavoratori coinvolti.
I punti salienti dell’accordo prevedono:
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Incentivi all’esodo: Per più della metà dei dipendenti interessati, è stato raggiunto un accordo economico su base volontaria con incentivi per l’uscita dalla produzione.
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Accompagnamento alla pensione: Circa una decina di lavoratori saranno accompagnati alla pensione grazie all’utilizzo di ammortizzatori sociali.
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Ricollocamento: Alcune figure verranno ricollocate all’interno del gruppo.
Il Futuro del sito di Carate Brianza
Lo smantellamento della produzione nello stabilimento di Carate Brianza prenderà il via a dicembre 2025 e si prevede che si concluderà a giugno 2026.
Nonostante la chiusura produttiva, il sito non verrà completamente dismesso. A Carate rimarranno attivi gli uffici commerciali, quelli di progettazione e altre funzioni non produttive della multinazionale Stäubli.