Il Consiglio federale svizzero ha dato il via libera al potenziamento dei controlli alle frontiere, con un focus particolare sui confini meridionali, dunque in particolare con la Lombardia ma anche con Piemonte e Valle d’Aosta. Questa decisione risponde a due mozioni parlamentari approvate lo scorso marzo, mirate a contrastare la migrazione irregolare e la criminalità transfrontaliera.
Più controlli senza aumentare l’organico (per ora)
In questa prima fase, il governo ha stabilito che l’intensificazione della vigilanza avverrà sfruttando le risorse già disponibili dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).
L’ottimizzazione del personale avverrà attraverso:
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Estensione dei diritti d’accesso: un maggior numero di specialisti doganali potrà consultare i principali sistemi di ricerca e informazione.
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300 unità supplementari: grazie a questa misura tecnica, circa 300 collaboratori saranno immediatamente operativi per il controllo delle persone.
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Focus sul confine Sud: la priorità d’intervento è attualmente concentrata sulla frontiera meridionale, considerata l’area più sensibile per i flussi migratori.
Respingimenti e contrasto alla criminalità transfrontaliera
Le nuove direttive sono chiare: il mandato prevede il respingimento sistematico di chi non possiede un permesso di dimora valido e non presenta domanda di asilo. L’obiettivo è duplice:
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Contenere la migrazione irregolare.
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Ridurre drasticamente la criminalità transfrontaliera.
Per massimizzare l’efficacia, l’UDSC intensificherà il coordinamento con i Cantoni e le forze di polizia locali, mantenendo al contempo attive le pattuglie miste e lo scambio di informazioni con le autorità degli Stati confinanti (come l’Italia).
Il futuro della sorveglianza: tecnologia e nuovi assunti
Nonostante l’intensificazione dei controlli, il Consiglio federale ha sottolineato l’importanza di non ostacolare il traffico transfrontaliero di merci e persone, vitale per l’economia.
A medio e lungo termine, sono previste due linee d’azione:
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Aumento dell’organico: L’UDSC valuterà l’assunzione di nuovo personale per rendere sostenibili i controlli nel tempo.
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Sorveglianza elettronica: È allo studio l’ampliamento di mezzi tecnologici e ausiliari tecnici per il monitoraggio digitale dei valichi di frontiera.