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L’orizzonte è la Cina, in Lombardia il colosso da 60 milioni di fatturato lascia a casa 26 lavoratori

La fine dell’anno si tinge di incertezza per la Clay Paky di Seriate (Bergamo), eccellenza nel settore dell’illuminazione professionale da 60 milioni circa di fatturato nel 2024. Durante l’ultimo tavolo tra i vertici aziendali e i sindacati per il nuovo organigramma, è emersa una situazione critica per il comparto produttivo: la Direzione ha annunciato l’interruzione dei rapporti di lavoro per 18 operai somministrati, che si sommano agli 8 già usciti nelle scorse settimane.

Le ragioni della protesta: produzione spostata nel gruppo EK

Il nodo del conflitto risiede nel futuro industriale del sito di Seriate. Le sigle sindacali Cisl e Cgil, insieme alla Rsu, avevano richiesto garanzie concrete e l’assegnazione di nuove commesse oltre al modello K25 Fx (previsto non prima di settembre 2026).

Tuttavia, secondo i rappresentanti dei lavoratori, l’azienda ha espresso la volontà di non investire ulteriormente nell’area produttiva locale. La strategia del gruppo EK (proprietario del brand) sembrerebbe orientata a delocalizzare la produzione negli stabilimenti in Cina, lasciando il sito bergamasco senza prospettive occupazionali a lungo termine per il settore manifatturiero.

Sciopero a Seriate: il management sotto accusa

«Negli ultimi anni il management ha valorizzato i prodotti esterni rispetto a quelli interni», denunciano i sindacalisti. A far precipitare la situazione è stato anche il rifiuto della Direzione di aprire un confronto diretto con la casa madre EK. Per queste ragioni, è stato proclamato uno sciopero di due ore per protestare contro scelte giudicate unilaterali e pericolose per il tessuto sociale del territorio.

La replica di Clay Paky: nuovi investimenti in R&S e Marketing

Nonostante il taglio della forza lavoro produttiva, Clay Paky ha ribadito il proprio impegno nello sviluppo della sede di Seriate, puntando però su una profonda trasformazione del modello di business. La strategia dell’azienda prevede investimenti mirati in:

  • Ricerca e Sviluppo (R&S): focus su innovazione tecnologica e performance.

  • Marketing e Forza Vendite: consolidamento del brand sui mercati internazionali.

  • Post-Vendita: miglioramento del servizio ai clienti globali.

L’obiettivo dichiarato è quello di trasformare il sito in un hub di competenze distintive, abbandonando il ciclo produttivo integrale (dall’idea alla produzione di massa) a favore di un modello distribuito e in co-innovazione con EK.

Riduzione della forza lavoro e impatto sociale

L’evoluzione organizzativa comporterà inevitabilmente una riduzione della forza lavoro globale di Claypaky Italia, specialmente nei reparti di assemblaggio. L’azienda ha comunque dichiarato di voler minimizzare l’impatto sociale di questa trasformazione, impegnandosi in una gestione responsabile della transizione per le aree produttive coinvolte.

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