Lugano sempre più meta turistica, con buona pace e anche qualche mugugno da parte di Como. Solo poche settimane fa, a promuovere sul campo Lugano era anche apparso un articolo sulla prestigiosa rivista americana Vogue.
E ora a parlare della crescita della perla del Ceresio interviene, in un’intervista a tvsvizzera.it il direttore di Lugano Region (Ente Turistico del Luganese), Rupen Nacaroglu che parte proprio dal confronto con lo scomodo vicino comasco che vanta ancora numeri maggiori rispetto a quelli del Ceresio.
Ma qualcosa sembra muoversi. “Va detto come non abbiamo ricadute negative dal successo di Como, anzi. Questo perché essendo facilmente raggiungibile in meno di un’ora di treno, Lugano rappresenta un’alternativa ideale per chi desidera un’esperienza più tranquilla rispetto al Lago di Como”, ha detto.
Inoltre, il settore dell’ospitalità luganese può trarre vantaggio “dall’elevata domanda turistica di Como, offrendo soluzioni di soggiorno competitive, comprese numerose strutture a cinque stelle. Esistono ad oggi già contatti fra le direzioni commerciali degli hotel che in caso di overbooking sul Lago di Como possono essere riprotetti nelle nostre strutture alberghiere”, aggiunge il direttore.
Una situazione da cui dunque Lugano può trarre solo benefici visto che, secondo quanto detto dal numero uno di Lugano Regione il territorio luganese completerebbe l’offerta alberghiera ed enogastronomica del Lario con una ricca programmazione artistica-culturale e l’ampia gamma di esperienze outdoor.
“Lugano ha un’offerta artistica e musicale più ricca di Como e possibilità di attività sportive più variegate, basti pensare alla rete escursionistica che la regione gestisce (quasi 1’000 chilometri di percorsi per tutti i livelli) e la rete di mountainbike trails con addirittura la presenza di colonnine per la ricarica elettrica delle e-mountain bike”, dice Nacaroglu.
Intanto da tempo si spinge sugli Stati Uniti “vista la crescita costante del mercato post-pandemia, confermata anche nel 2024. I Paesi del Golfo rappresentano da anni poi un segmento strategico per Lugano, caratterizzato da una clientela fidelizzata”. Infine va ribadito però come, nonostante un lieve calo negli ultimi anni, quello italiano rimanga il primo mercato con 80’069 pernottamenti registrati nel 2024. “Questo dato conferma il forte legame tra il Luganese e il pubblico italiano, che continua a scegliere la regione per la sua vicinanza culturale”.