Relegato troppo spesso nei film horror o ad antiche credenze, il maligno nel sue innumerevoli forme viene contrastato dalla figura dell’esorcista. Figura realmente esistente e ben radicata nella Chiesa e la cui presenza è sempre più richiesta da parte dei fedeli.
E così la recente notizia della nomina, da parte della Diocesi di Lugano, di un nuovo esorcista fa riflettere anche perché è legata a doppio filo anche alla città di Como e alla Diocesi comasca.
Il bisogno di dare una spiegazione a strani fenomeni – siano essi espressione del demonio o meno – spinge sempre più credenti a chiedere aiuto alla Chiesa. E così si scopre – in un approfondito servizio andato in onda sulla RSI nella trasmissione Falò – come siano sempre di più i fedeli ticinesi, ma non solo, a fare riferimento a Como dove da febbraio è in funzione un servizio telefonico per chi cerca un esorcista.
“Posso dire che da quando è stato pubblicizzato, in pochi giorni abbiamo avuto oltre 100 chiamate. A telefonare anche persone dal Ticino” riferisce il coordinatore dell’equipe San Michele Don Marco Nogara alla RSI.
Referente di questo servizio a Como è appunto l’Équipe San Michele, una realtà nata nel 2012 e composta da sacerdoti (gli ausiliari più coloro che coordinano le attività e forniscono anche un supporto formativo in ambito liturgico, della teologia spirituale o del diritto canonico) insieme a professionisti (tra i quali, per esempio, medici, psicologi, giuristi).
Inoltre ogni mese a Como sono 300 i fedeli, in arrivo da diverse zone, che partecipano alle preghiere di liberazione e guarigione – prima forma di esorcismo – nel Santuario Sant’Antonio a Como. “Nel 90% dei casi i timori e le paure di quanti ci contattano possono trovare risposte adeguate nel dialogo con il proprio sacerdote. In certi casi, ed è allora che si entra in un altra sfera, non accade e allora è necessario rivolgersi all’esorcista”, spiega alla RSI don Nogara.
E da sempre attivo in tale zona scura anche Don Ambrogio a Milano: “Io sono proprio contento di fare l’esorcista perché se no questa gente di chi sarebbe? Sarebbe dei maghi! Andrebbe dai maghi, dai fattucchieri”, sono le sue parole alla RSI che spiegano quanto sia diffuso il fenomeno dell’occultismo, con sedicenti guaritori che in cambio di soldi promettono una vita migliore.