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Svizzera, la denuncia: “Prostituzione e spaccio crescono nelle case vacanza o in affitto breve”

Il mercato legato agli affitti brevi e case vacanza non conosce limiti. Como ne è ben consapevole ma anche oltreconfine, in città dal forte richiamo turistico, il fenomeno è sempre più in crescita come a Lugano.

E nelle pieghe di questa fetta di mercato in espansione in Ticino sta crescendo un altro fenomeno, quello dell’utilizzo di tali appartamenti da parte di chi si prostituisce e non solo. A confermalo è il Municipio di Lugano che è intervenuto per rispondere a un’interrogazione del consigliere comunale Omar Witch che ha chiesto conto di tale situazione e anche del fatto che sempre queste case date in affitto per brevi periodi  vengano anche utilizzate per “ospitare “ spacciatori di droga che qui posizionano la loro base per brevi periodi.

“Il fenomeno della prostituzione è noto ai servizi preposti e viene monitorato con attenzione – la risposta comunale – rispetto al passato, si è registrato un aumento di casi legati all’esercizio della prostituzione in appartamenti non notificati alle Autorità, in particolare in quelli affittati per brevi periodi. Situazione che ha comportato un incremento delle denunce inoltrate al Ministero Pubblico per i reati riscontrati”.

Ma non c’è solo prostituzione. Gli appartamenti legati a servizi online sono spesso accostati anche ad altre attività illecite. “I servizi specializzati della Polizia cittadina e della Polizia Cantonale svolgono attività di prevenzione e, in caso di sospetti o reati, procedono con gli accertamenti del caso. Come riportato dai media, recentemente è infatti avvenuto un sequestro di 3 chilogrammi di sostanza stupefacente in un appartamento presente su un portale online e situato in Città”.

La normativa dice che gli ospiti degli appartamenti in affitto breve devono essere registrati al servizio Autorizzazioni della Polizia Cantonale, analogamente a quanto avviene per le strutture alberghiere. ”Tuttavia – spiega il Municipio – la notifica al servizio Controllo abitanti deve essere effettuata solo se il soggiorno supera i 30 giorni continuativi nell’arco di 360 giorni”.

Infine “gli appartamenti a locazione breve non soddisfano i criteri richiesti dalla normativa vigente, rendendo quindi illegale l’esercizio della prostituzione in tali contesti”.

 

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