Como condividerà il segretario generale di Palazzo Cernezzi, Maria Lamari, con il Comune bresciano di Chiari (19.100 abitanti), dove peraltro sempre Lamari ha trascorso già diversi anni di carriera (qui il curriculum). La curiosa novità, soprattutto perché riguardante un capoluogo di provincia, mentre di solito questa pratica è diffusa nei piccoli centri, ha già ottenuto l’ok dalla giunta lariana. L’obiettivo? E’ nero su bianco: “Gli enti stipulano la presente convenzione per lo svolgimento in forma associata delle funzioni del Segretario Generale, avvalendosi dell’opera di un unico Segretario, ottenendo un risparmio della relativa spesa ed un potenziale miglioramento del servizio in termini di sinergie, scambio di buone prassi amministrative e continuità amministrativa”. Scambi che inevitabilmente vedranno il segretario generale di Palazzo Cernezzi dividersi (non equamente) tra Como e la provincia bresciana in alcuni giorni della settimana almeno fino alla primavera del 2024, quando scadrà il mandato del primo cittadino di Chiari.
I due Enti convenzionati concorreranno alla spesa relativa al trattamento economico complessivo del Segretario (circa 130mila euro annui) secondo le seguenti misure: 23% della spesa a carico del Comune di Chiari e il 77% della spesa a carico del Comune di Como. Nella stessa misura verranno ripartiti tra gli Enti gli altri oneri derivanti dal rapporto di lavoro.
Il compenso complessivo, però, sarà contabilizzato e pagato per intero dal Comune di Como che chiederà semestralmente il rimborso delle quote a carico del Comune di Chiari.
L’erogazione di eventuali buoni pasto sarà a carico dell’ente per il quale il Segretario svolgerà fisicamente il rientro pomeridiano. Eventuali rimborsi di missione, spese di accesso e comunque ogni altro onere strettamente legato alle specifiche attività e funzioni svolte per le singole amministrazioni saranno a carico dei rispettivi Enti.
9 Commenti
La prossima volta, anziché fare le elezioni prendiamo un sindaco già pronto, a mezzo servizio. Magari con l’odiata Lecco, o l’altrettanto odiata Varese… o con Busto Garolfo.
Car Dario, 130.000 euro per il responsabile giuridico/amministrativo della più grande aziende del territorio non sono esagerati (la competenza e le responsabilità vanno remunerate).
La questione è altra : siamo sicuri che la soluzione “a scavalco” con i costi indotti che comporta (trasferte diarie rimborsi, tempo da suddividere pro quota fra i 2 comuni) sia la più efficiente ed efficace ? Haaa a saperlo…..
Premesso che 130mila euro annui x il segretario generale sono esagerati (direi vergognosi). E dove Sarà il risparmio x como visto che dovrà pagare trasferte, ristoranti benzina etc
Senza contare il tempo perso x il tragitto da un comune all altro di 1 figura che fa poco o niente.
Ben fatto, soldi pubblici risparmiati.
Non si è mai visto un Comune capoluogo delle dimensioni di Como condividere il segretario con altre amministrazioni. Dopo essersi preso le 12 deleghe, evidentemente Rapinese vuole fare anche la parte del segretario.
Siamo alla frutta.
Patti Chiari ed amicizia breve.
Ahahah!
“scambio di buone prassi amministrative e continuità amministrativa” seriamente? Con un paese di neanche 20k abitanti?.
Fa ridere ma fa anche riflettere
La grande Como del Rapi