Il lungolago scatena da giorni la polemica politica. Dapprima Fabrizio Turba si è scatenato contro la consigliera comunale, ex candidato sindaco, Barbara Minghetti: “I commenti sui lavori sul lungolago di Como da parte dell’ex candidato Sindaco Barbara Minghetti dimostrano che per i cittadini comaschi è stata una fortuna che non sia diventata sindaco, in quanto la sua uscita è oltremodo fuori luogo, priva di senso e cognizione di causa”.
Poi sono arrivate le parole dell’ex sindaco di Como, Mario Lucini: “Muro fronte lago, Lucini: “Turba ha le idee confuse”. Date, progetti, lavori: cronistoria di una polemica infinita“. Seguite dal commento della capogruppo Dem in consiglio Comunale, Patrizia Lissi:
Ora è di nuovo Turba a intervenire con una nota:
Non è mia intenzione quella di fare polemiche sterili, l’unico obiettivo che abbiamo è quello di terminare l’opera il più presto possibile al fine di restituire il lungo lago ai cittadini comaschi e ai turisti di tutto il mondo. L’opera delle Paratie è complessa e da quando è stata presa in gestione da Regione Lombardia non si è mai fermata. In merito alle ulteriori dichiarazioni esternate dal Consigliere Lissi e dall’Ex Sindaco Lucini, il sottoscritto ha le idee molto chiare sulla gestione dell’opera nei cinque anni di amministrazione Lucini/PD.
L’amministrazione di allora si era assunta la responsabilità di fermare i lavori, così come lui stesso ha confermato nelle sue dichiarazioni, finendo per presentare una terza variante dell’opera, la quale non ebbe seguito nei successivi anni di mandato. (Conosciamo bene l’esito della vicenda, ANAC contestò l’utilizzo dei fondi della Legge Valtellina per gli arredi, ecc…)
Non mi risulta che nella terza variante vennero prese in considerazioni modifiche al muro a Lago. In sintesi, la gestione Lucini/PD del cantiere delle paratie è stata un disastro non ancora concluso, in quanto sussiste un contenzioso aperto con la precedente impresa che si era aggiudicata l’appalto e che questo sicuramente comporterà, una volta giunta la sentenza, un indennizzo. Chiederei al Consigliere Lissi, molto esperta sul tema: chi pagherà?
Vorrei nuovamente ricordare al Consigliere Lissi che al fine di ricomporre la situazione disastrosa creata, Regione Lombardia ha dovuto avocare a sé l’opera, non senza resistenze da parte
dell’Amministrazione, separando le opere di difesa idraulica della città in capo a Regione Lombardia, dall’arredo del lungo lago, di competenza comunale. Se il Consigliere Lissi è stata distratta oppure, non ha trovato il tempo di visionare il progetto redatto dalla Regione, approvato da tutti gli enti, le rendo noto che: la scala a ventaglio non verrà più ricostruita e verranno sostituiti, come ho già avuto modo di comunicare, i pannelli di rivestimento del muro dove era presente la scala a ventaglio già sprofondata.
3 Commenti
Finalmente Turba ci spiega e fa capire quali sono state le GENIALATE che ha fatto il Comune di Como sotto la luminosa amministrazione progressista. Come al solito il Comune ha, tentato di dare la colpa dei suoi errori alla Regione che ha salvato l’opera dal blocco
Turba, ancora lui? Quando le scrivono i comunicati (scontato che non sono farina del suo sacco) prima di firmarli, li legga. Forse (ma non è certo) si sarebbe accorto che il consigliere è una una donna. Insomma, la consigliera.
Scusate ma un pochino più di attenzione quando si pubblicano gli articoli non sarebbe male. Avete messo l’intervento di Patrizia Lissi che riguarda i servizi pre scuola che nulla centra con le paratie oggetto dell’articolo