In questi primi giorni di riapertura anche per i ristoranti, con la zona gialla a Como e in Lombardia, c’è chi non è riuscito ancora a riaccogliere i clienti.
Ci sono infatti locali che fisicamente non hanno lo spazio all’aperto per collocare i tavoli, unica soluzione in questo momento per riprendere il servizio in loco, ma anche bar e ristoranti che non hanno ancora ottenuto la concessione per l’utilizzo dei dehors da parte del Comune di Como.
E’ il caso, ad esempio, del ristorante Macinato Fresco di via Borgovico. Uno dei due titolari del locale, Luca Avolio, ci spiega infatti: “La concessione dello spazio esterno per i tavoli non è stata prorogata in deroga, come invece a tanti altri locali, a causa delle proteste dei condomini di via Borgovico vecchia”.
Lo scorso anno il locale di via Borgovico aveva già posizionato il dehors per accogliere i clienti all’aperto. Ma, secondo quanto riferito dal titolare, le pratiche che erano già state approvate nel 2020 ora starebbero invece passando al vaglio degli uffici comunali per un’ulteriore verifica.
“Siamo in contatto con il nostro geometra ormai da tempo per le pratiche, già svolte e approvate l’anno scorso, ma il Comune stavolta non gli dà risposta – spiega – Noi, così come altre decine di ristoranti, pendiamo dalle loro tempistiche: è assurdo in un momento come questo. Le nostre richieste sono ferme in Comune da un mese, perché è stato scelto di analizzarle una ad una nel caso in cui ci fossero reclami da parte dei residenti”.
Macinato Fresco non sarebbe però l’unico caso: “Solo il nostro geometra ha in mano 8 pratiche, tra cui la nostra, che il Comune deve valutare per le lamentele dei residenti e per cui non c’è ancora approvazione – aggiunge Avolio – Noi a livello di suolo pubblico rispettiamo tutte le richieste e misure, è solo una questione di lamentele dei residenti”.
Oltre alla perdita a livello economico per il locale, che per il momento può solo effettuare servizi di asporto e delivery senza i tavoli all’esterno, Avolio sottolinea anche un altro aspetto.
“Via Borgovico è rinata grazie a noi commercianti – spiega – negli anni ’80 e ’90 era una strada dove c’era molta delinquenza. I residenti della via dovrebbero quindi capire che è grazie a noi se la via ora ha un valore, un potenziale. Purtroppo questo aspetto viene molto spesso sottovalutato. Se noi crolliamo, loro crollano con noi. Negli ultimi tre anni hanno aperto ben 11 attività che hanno aiutato a fare rivivere la via”.
E conclude: “Como a mezzanotte è spenta, non siamo un lounge bar o un pub con gente per strada che urla fino a notte fonda e quindi non capiamo le lamentele da parte dei residenti. Poi siamo in emergenza, il dehors non rimarrà per sempre: quando sarà stabile la situazione, lo toglieremo se sarà necessario. Noi domani metteremo i tavoli senza avere i permessi, è l’unico modo per lavorare. Se arriveranno i vigili, vedremo cosa ci diranno”.
Contattato per chiedere delucidazioni in merito alla situazione di Macinato Fresco, l’assessore al Commercio Marco Butti ci risponde: “La domanda è stata presentata la settimana scorsa ma in effetti ci sono molte segnalazioni dei residenti sui passi carrai, quindi usciremo nei prossimi giorni per fare una verifica con un sopralluogo. Valuteremo così quale possa essere la soluzione perché effettivamente qualche problema di accesso ai passi carrai è stato registrato”.
E aggiunge: “Tutti i casi come questo devono essere soggetti ad attenti sopraluoghi, prima che si inscenino diverbi e petizioni dei residenti che devono ovviamente avere il diritto di entrare nel proprio passo carraio. Cercheremo di lavorare verso una soluzione, auspichiamo già in settimana”.