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Magnifico, a Sagnino ‘Talenti tutti’. L’oratorio diventa la casa del quartiere: pranzo, compiti, merende e laboratori

Questa mattina presso l’Oratorio Parrocchiale di Sagnino si è tenuta la presentazione del Centro Diurno “Ta.Tu. Talenti Tutti” promosso dall’Associazione Oratori “Carlo Acutis” della Comunità Pastorale di Monte Olimpino, Ponte Chiasso e Sagnino; in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Como Nord, l’Associazione Genitori della Scuola e la comunità Bucaneve.

Secondo un’intuizione di don Fabio Melucci, vicario della Comunità pastorale, l’iniziativa è un aiuto concreto alle famiglie e ai ragazzi che frequentano la scuola media di questi quartieri, specialmente quelli più in difficoltà, nello spirito dei valori cristiani e in particolare del carisma di Don Bosco. Lo scorso maggio ha avuto inizio il periodo sperimentale del Centro, mentre il 4 ottobre l’attività è entrata a pieno regime, articolandosi su tre pomeriggi la settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 18:00 presso i locali dell’Oratorio della parrocchia San Paolo di Sagnino.

Il progetto raccoglie 30 ragazzi e 94 volontari, di cui 33 docenti e 61 collaboratori tra cuochi, servizio mensa, trasporto, pulizie e approvvigionamenti. Le attività del centro sono molteplici: aiuto compiti, pranzi, merende e laboratori di ogni genere (per un totale di 594 ore).

Don Fabio Melucci sottolinea: “Pranzare, accompagnare nello studio, far sbocciare i talenti di ognuno; fa scoprire la bellezza di vivere insieme e si riverbera sulla felicità delle famiglie”. Proprio per questo i veri beneficiari dell’attività del nostro Centro Diurno “Ta.Tu.” non sono solo i ragazzi e le loro famiglie ma anche tutti coloro che investono il loro tempo e le loro energie in questo progetto che mira a formare gli adulti del futuro rispondendo a due grandi sfide: la solitudine dei ragazzi e la fatica educativa di essere genitori oggi.

Continua: “Ho un sogno da realizzare: poter accogliere al Centro tutti i ragazzi che fanno richiesta di partecipare, purtroppo attualmente abbiamo una lista di attesa di nove giovani che non vedo l’ora di inserire nel nostro gruppo”. Per far questo è necessario ampliare ulteriormente il numero dei docenti e volontari con un conseguente aggravio di costi. “Spero di riuscire in breve tempo a trovare i fondi e le persone necessari ad azzerare la lista di attesa. Come sempre confido nella Provvidenza”.

Il Dirigente scolastico IC Como Nord prof. Claudio Bucciarelli ha ribadito che: ”Spesso i ragazzi non hanno famiglie alle spalle e il Covid ha aggravato la situazione. La scuola da sola non ce la può fare, ha bisogno di avere a fianco qualche associazione con cui collaborare. E TA.TU attua tutto questo!”.

lnoltre il Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi, nel suo intervento, ha ricordato l’impegno e la prospettiva di Regione Lombardia: ”Quando don Fabio mi ha illustrato questo progetto mi sono subito entusiasmato. Regione Lombardia sostiene convintamente il Centro Diurno Ta.Tu. e ritiene che questa iniziativa sia un progetto da esportare perché a buon diritto costituisce un modello che altri possono imitare e che potrà trovare giusto spazio nell’ambito del progetto di legge sui giovani del prossimo anno”.

Monsignor Ivan Salvadori, vicario generale della diocesi di Como, ha sottolineato: ”La bellezza di questo progetto nato non a tavolino ma dall’ascolto della realtà e proprio per questo è destinato a durare. La pandemia ha portato conseguenze in particolare nel settore dei giovani a cominciare da quella emergenza educativa che riguarda non solo i ragazzi ma anche le loro famiglie. In Ta.Tu. interagiscono mondi diversi che non sempre riescono a confrontarsi facilmente: scuola, chiesa, famiglie, politica, imprenditoria. Tutto questo porta un circolo virtuoso e dà al Centro uno spessore del tutto unico perché crea alleanza formative ed educative e questo è un elemento di grandissima importanza”.

Interviene poi anche l’assessore Comune di Como Alessandra Bonduri: “Mi sono subito innamorata di questo progetto quando ho parlato con don Fabio. Come Comune di Como sosteniamo questo progetto che serve ad unire i quartieri nel mondo dell’educazione e a fare rete. E’ importante La Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, è sensibile da sempre al tema, ha sostenuto il progetto con un importante contributo”.

Continua gli interventi il presidente dell’Associazione Oratori “Carlo Acutis”, Martino Verga: “La didattica a distanza, il distanziamento sociale, il confinamento tra le mura domestiche hanno causato ai nostri giovani difficoltà relazionali e di apprendimento. Per questo, oggi più che mai, è fondamentale l’impegno degli enti non profit che stanno vicino ai giovani sostenendoli nell’ardua impresa di crescere. Il lavoro dell’Associazione in tal senso è davvero lodevole proprio perché non si occupa solo dell’aspetto didattico, ma si preoccupa anche della coltivazione delle relazioni interpersonali, attraverso momenti ricreativi e di socializzazione”.

“Proprio ai giovani costretti a casa dalle doverose limitazioni introdotte al fine di contrastare la pandemia – ha sottolineato il Presidente di Acsm Agam, Marco Canzi – la nostra società di vendita ha messo a disposizione un ciclo di approfondimenti di un qualificato docente di psicologia. E ai giovani abbiamo pensato anche per i centri estivi lecchesi e le necessarie forniture di apparecchiature per la didattica a distanza. Iniziative, queste ultime, sviluppate nel quadro dell’accordo con fondazione Cariplo che mette in campo due milioni di euro in tre anni
per fronteggiare le diverse forme di povertà”.

Conclude: “Per le stesse ragioni abbiamo convintamente deciso di sostenere il progetto TaTu. Rientra nelle nostre politiche di responsabilità sociale di impresa. Un modo concreto di stare sul territorio dimostrando nei fatti vicinanza alle aspettative e ai bisogni delle comunità locali”.

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