Allarme e repressione del traffico transfrontaliero di valuta all’Aeroporto Internazionale di Malpensa. Nel solo periodo compreso tra agosto e ottobre, le attività di controllo congiunte dei Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese e dei Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno portato alla scoperta di una movimentazione transfrontaliera di denaro contante pari a oltre 6 milioni di euro.
L’azione di contrasto ha riguardato un elevato numero di passeggeri: i controllati in entrata e in uscita dallo scalo varesino sono stati più di 500, di cui oltre 350 sono risultati in possesso di valuta eccedente la soglia consentita di 10.000 euro.
Le contestazioni e le sanzioni sono state elevate sia a carico di cittadini italiani che stranieri. La maggior parte dei trasgressori era in partenza verso destinazioni extra-europee, in particolare la Penisola Arabica, la Cina e l’Egitto.
Per occultare il denaro contante, i passeggeri hanno messo in atto stratagemmi variegati e talvolta singolari. Tra le tecniche di nascondiglio più inusuali si segnalano:
- L’occultamento di denaro contante all’interno di tubi cilindrici ben sigillati contenenti patatine.
- Il denaro nascosto tra le pagine di un voluminoso manuale di istruzioni presente nel bagaglio al seguito di un passeggero.
Per la riuscita degli interventi di intercettazione, la presenza e l’acuto fiuto del “cashdog” Yoltan si sono rivelati fondamentali. Yoltan, un pastore tedesco in forza alle Fiamme Gialle, è specificamente addestrato a riconoscere l’odore delle banconote anche a distanza.
L’attività di controllo intensificata ha consentito di sottoporre a sequestro amministrativo circa 38.000 euro in denaro contante, importo che è stato direttamente incassato dall’Erario. Inoltre, per le violazioni accertate, sono state irrogate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo pari a 263.533 euro.