Il 2021 è iniziato, per alcuni paesi della sponda orientale del Lago di Como, con una carenza di medici di medicina generale. Una questione che, considerata anche la situazione attuale a livello sanitario, pone non pochi problemi ai Comuni interessati: in particolare Laglio e Moltrasio.
“Purtroppo il cambio di Medico di Medicina Generale (MMG) a Laglio ha creato più di un problema – così il sindaco di Laglio, Roberto Pozzi – Non è certo colpa del nuovo medico che si deve sobbarcare 2.000 mutuati tra Laglio e Moltrasio, né del medico uscente, ma vi sono seri problemi che vanno oltre le scontate difficoltà per gestire un ambito territoriale vasto, con solo due MMG, anziché tre”.
Il problema era già stato sollevato lo scorso dicembre sempre dal sindaco Pozzi. Il primo cittadino di Laglio aveva infatti comunicato l’ingresso del nuovo medico di medicina generale Cecilia Guanziroli che avrebbe operato in paese, dove sarebbe rimasto a disposizione anche il Dottor Alfredo Maggi ma in regime di libera professione, e a Moltrasio. Aveva, poi, sottolineato: “Nell’Ambito Territoriale Sanitario che comprende i Comuni di Moltrasio-Carate Urio-Laglio e Brienno, a causa del pensionamento dei dottori Alfredo Maggi e Fabio Moltrasio, saranno, dunque, solo due i medici di MG (Il dott. Carlo Maria Rezzani e La dott.ssa Cecilia Guanziroli) a fronte di oltre 4.000 cittadini da assistere”.
E aveva aggiunto: “Resto convinto e a parole lo sono in tanti, dell’importanza di implementare l’assistenza territoriale con personale, strumentazioni, mezzi e risorse finanziarie, adeguate. Al fine di fornire migliori e immediate cure ai cittadini prima di accedere agli ospedali, sgravando quelle strutture, soprattutto per i servizi di primo intervento. Ridurre il personale medico sul territorio non è proprio andare in questa direzione”.
Ora il primo cittadino torna sulla questione osservando i primi disagi emersi in paese, in particolare legati alla verifica delle esenzioni dei pazienti: “Esenzioni che il nuovo MMG non può verificare consultando la cartella sanitaria del paziente non avendo accesso al SIS (Sistema Informativo Sanitario) – spiega – Tale nuovo accesso, vorrei tranquillizzare tutti, è in fase di realizzazione e si sta cercando di velocizzare il più possibile queste procedure, al fine di evitare disagi ai pazienti, soprattutto quelli più anziani e fragili. Evitando trasferte e verifiche presso gli uffici sanitari del capoluogo. Operazioni che, in questa fase, sarebbe davvero, opportuno, evitare. Risolvere questi disagi è la priorità.”
Per cercare di trovare una soluzione alla carenza di medici di base a Laglio e a Moltrasio, i rispettivi sindaci si sono rivolti ai vertici di Ats Insubria ben due volte, e per conoscenza alla presidenza di Regione Lombardia e all’Assessore al Welfare, ma finora non hanno ottenuto alcun riscontro.
QUI SOTTO LA PEC INVIATA DAI SINDACI AD ATS INSUBRIA
“Abbiamo, il Sindaco di Moltrasio, Maria Carmela Ioculano, ed io, scritto, per la seconda volta, ai vertici di ATS INSUBRIA – conclude Pozzi – e per conoscenza alla presidenza di Regione Lombardia e all’Assessore al Welfare, reiterando (poiché la prima PEC non ha avuto alcun riscontro) la richiesta di incontro per trovare una utile, seppur provvisoria, soluzione alla carenza di MMG per il nostro ambito territoriale. Anche in previsione della prossima (si spera) campagna vaccinale anti Covid 19. Speriamo bene, anche se, come diceva quel tale, chi vive sperando…”.
Un commento
La situazione a Moltrasio è critica anche a causa dell’apertura delle prenotazioni , a detta di molti moltrasini anticipata rispetto alla data indicata.
molte persone in età avanzata e con problemi di mobilità sono state scavalcate da adulti perfettamente autonomi.
cosa può fare una amministrazione ,un sindaco,tutto il paese per modificare questa situazione?