Migliorare la qualità assistenziale e la permanenza dei pazienti in Pronto Soccorso e nel contempo migliorare le condizioni di lavoro del personale, ottimizzando i processi. Questo il duplice obiettivo alla base della riorganizzazione avviata in queste settimane all’ospedale Sant’Anna nella struttura deputata al trattamento delle emergenze-urgenze, riorganizzazione che si completerà nei primi mesi dell’anno prossimo.
“Non possiamo aspettare la conclusione degli interventi di ristrutturazione mantenendo l’attuale situazione – osserva il direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi, facendo riferimento ai cantieri già in corso per il Ps e a quelli che partiranno l’anno prossimo – Oltre che poco decorosa per i pazienti, la presenza delle barelle nei corridoi e il conseguente sovraffollamento rende più difficoltosa l’attività del personale”.
“Come tutte le riorganizzazioni nei primi mesi di applicazione, che consideriamo sperimentali, sarà oggetto di particolare attenzione – sottolinea il direttore sanitario, Brunella Mazzei – per valutarne i vantaggi che ne sono conseguiti e le eventuali ulteriori correzioni da apportare”.
“Ottimizzare l’assistenza ai pazienti, migliorare i tempi di permanenza e ridurre il più possibile l’attesa sono i punti chiave” sottolineano Roberto Pusinelli, primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna nonché direttore del Dipartimento di Emergenza-urgenza e la dirigente del Dapss, la dottoressa Manuela Soncin che hanno coordinato il gruppo di lavoro composto da Giancarlo Gini e Luca Mellace, medici del Pronto Soccorso, dalla dottoressa Rosanna Catella della Direzione medica di presidio, dalla dottoressa Roberta Somaschini del Servizio Prevenzione e per il Dapss, la Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie, dal dottor Giovanni Vaghini, dalla dottoressa Eliana Musumeci e dal dottor Cristian Zambuto.
Al Ps si accede da due porte: un ingresso è dedicato in via esclusiva ai codici in emergenza-urgenza (codice 1/ex rosso) portati in ambulanza e il secondo per tutti gli altri codici (2/3/4/5) portati in ambulanza e per i pazienti che giungono autonomamente.
La prima novità è quella della sala d’attesa che è stata raddoppiata, con la creazione di due aree, una destinata ai pazienti che necessitano di trattamento e una dedicata ai parenti/accompagnatori; i familiari naturalmente potranno restare al fianco del proprio congiunto in tutti quei casi in cui si renda necessaria un’assistenza continuativa. Attraverso i monitor che sono stati posizionati i parenti sapranno a che punto è la presa in carico del proprio congiunto; all’interno della sala, dedicata ai pazienti, sarà sempre presente un addetto della Vigilanza interna di Asst Lariana e personale dedicato all’accoglienza e a disposizione dei familiari/accompagnatori per aggiornare sugli interventi di cura in corso, una volta che il paziente è stato preso in carico. Sempre nella sala per i pazienti, vi sono distributori automatici di cibo e bevande e un televisore; a conclusione degli interventi di allestimento, un televisore sarà posizionato anche nella seconda sala d’aspetto.
All’interno del Pronto Soccorso le aree dedicate alle visite dei pazienti sono state distinte in base al codice assegnato al Triage: l’area ad alta intensità riservata ai pazienti in emergenza-urgenza e a più elevata complessità (codici 1 e 2); l’area a media intensità per i pazienti classificati con i codici 2 e 3; l’area a bassa intensità per i pazienti classificati con i codici minori (3, 4 e 5). Allo stesso modo, sono stati suddivisi gli spazi dedicati alla permanenza dei pazienti successivamente alla visita: un’area sarà dedicata ai pazienti in attesa di ricovero e da monitorare e un’area per quei pazienti che necessitano ancora di un periodo di osservazione e sono in attesa di concludere l’iter diagnostico-terapeutico. Complessivamente sono circa un’ottantina i pazienti che potranno essere accolti nelle varie aree, la metà in quelle dedicate alle visite e l’altra metà in quelle post visita.
Prima fase La prima fase della riorganizzazione – apertura delle due sale d’attesa, apertura dell’area per i pazienti in attesa di ricovero e da monitorare, apertura di una prima area dedicata a quei pazienti che necessitano ancora di un periodo di osservazione e sono in attesa di concludere l’iter diagnostico- terapeutico – entra a regime con la prossima settimana. Per quanto riguarda il personale dedicato all’accoglienza sta formando un’équipe di professionisti che sarà a regime nei primi dell’anno prossimo.
Seconda fase Nel corso del mese di gennaio si aprirà la seconda area dedicata a quei pazienti che necessitano ancora di un periodo di osservazione e sono in attesa di concludere l’iter diagnostico-terapeutico; tra gennaio e febbraio si attiva l’area a bassa intensità destinata ai codici minori.