Si alza forte la voce del Comune di Menaggio sulla questione della sanità nel Centrolago. Incassata l’approvazione della giunta regionale del disegno di legge che prevede il ritorno del territorio della ex Ussl 18 sotto l’Ats dell’Insubria e l’Asst Lariana (con contestuale addio a Sondrio), i problemi da risolvere per un vero rilancio dell’ospedale menaggino e non soltanto sono ancora molti. E lo dimostra l’approvazione unanime del consiglio comunale del paese avvenuta ieri sera, sulla mozione presentata dai gruppi di maggioranza.
Il documento – in vista del primo gennaio 2019, quando sarà effettivo il ritorno con Como – premette subito che “nelle more di tale trasferimento la situazione dell’ospedale di Menaggio potrebbe essere ulteriormente compromessa a causa delle criticità segnalate sia dagli utenti che dagli operatori ospedalieri”.
In particolare, “per quanto concerne le sue funzioni relative all’urgenza ed emergenza”, la mozione che “che vengano reintegrati gli organici medici ed infermieristici e che vengano effettuate le necessarie riparazioni e manutenzioni delle apparecchiature al fine di consentire al personale medico di operare nel miglior modo possibile”. Dunque, sempre guardando al lasso di tempo che manca all’attuazione pratica delle riforma territoriale, l’appello è ancora all’Ats Valtellina “attualmente responsabile della struttura” affinché “investa quanto di competenza per le riparazioni o sostituzioni del caso”.
E ancora, Menaggio chiede che “gli ambulatori e i servizi attualmente sospesi o in via di trasferimento ad altra sede vengano immediatamente ripristinati”, che “i trasferimenti del personale ospedaliero vengano bloccati in attesa che la competenza passi alla Ats Insubria e all’Asst Lariana”; e infine si chiede “di consentire la partecipazione dei sindaci del territorio alle altre scelte di pianificazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali da attivare”.
Perché, dunque, questa serie di moniti diretti a Sondrio? I rumors dicono che si tema una sorta di disinteresse con rischio di “spoliazione” di Menaggio prima del ritorno con Como. Ma per quanto è ufficialmente scritto nero su bianco nella mozione approvata all’unanimità ieri sera si specifica che l’obiettivo “è scongiurare l’elevato rischio di disaffezione e perdita di “appeal” da parte della popolazione utente, nonché da parte del personale sanitario dell’ospedale di Menaggio con conseguente trasferimento di competenze ad altro nosocomio”.
“Innanzitutto mi lasci ringraziare i politici che si sono spesi di persona per permettere il ritorno con Como – specifica il vicesindaco di Menaggio, Alberto Bobba – Da Alessandro Fermi all’assessore regionale Giulio Gallera fino al presidente Fontana, fino al presidente dell’Ordine dei medici e ai presidenti degli altri ordini, molti si sono spesi per un traguardo che ora è vicino. Nello stesso tempo, però, il consiglio comunale ha voluto chiarire che questa fase di transizione è altrettanto importante e serve la massima attenzione. Anche perché sono i cittadini e i pazienti che devono venire prima di tutto”.
Un commento
Mozione più che opportuna!!La valtellina se ne è fregata altamente dell’ospedale in questi tre tragici anni.Sono andati via inferociti alcuni bravi medici ai quali si chiedeva di fare anche turni a Chiavenna (come se fosse dietro l’angolo)con il risultato di farli fuggire a gambe levate.Le poche assunzioni riguardavano medici neo specializzati provenienti dal sud i quali per inesperienza,dopo tre mesi scappavano per la paura .Ma si sa che il pesce puzza dalla testa e allora mi dispiace ma le colpe sono deii vari direttori generali e di Presidio nominati in base alla tessera del Partito politico che governa la Regione e che non pensano ai malati ma a loro e che se ne fregano degli ambiti territoriali a loro affidati….è così si genera il caos,sulla pelle dei più deboli,cioè sui malati.