In una manciata di ore il binomio turismo-commercio sta alzando la temperatura nella zona compresa tra Sant’Agostino e la Funicolare. Prima il caso della minaccia di coprifuoco ai locali di piazze De Gasperi
“Via i tavolini alle 22”. Riesplode il caso piazza De Gasperi. Giuliani e Tufano: “Una follia”
Oggi la furia, letterale, di un altro gestore. Cristian Dolce proprietario e fondatore dello Merendero e del B&B In riva al lago, struttura adiacente allo storico locale. E’ un braccio di ferro legale quello che si sta consumando fra il titolare dei due esercizi e il Comune di Como. Dolce è rappresentato dall’avvocato Mario Lavatelli, ben noto in città perché presidente dell’Associazione Utenti della Strada (Acus).
La questione, sgrassata di ogni complessità giuridica, è questa: dopo anni di richieste il Merendero, nel 2016, ha ottenuto la possibilità di ampliare il dehors affacciato su piazza de Orchi, aggiungendo 32 posti. L’estensione dell’attività sarebbe andata a coprire 3 parcheggi gialli assegnati dal Comune al B&B e destinati alla clientela. “Il mio cliente – spiega Lavatelli – ha dunque chiesto che quei tre posti auto fossero compensati da un’altra parte. Non poteva permettersi ovviamente di perdere gli stalli a disposizione dei clienti. Il problema è che il dirigente alla mobilità, Donatello Ghezzo si è opposto e continua a opporsi per motivi che non riusciamo a capire”.
Per comprendere la questione è bene spiegare che l’amministrazione, da regolamento, prevede l’assegnazione di posti auto a tutte le strutture ricettive della città (naturalmente proporzionata al numero delle camere) equiparando il turista al residente. Vale a dire che nell’ambito degli spazi gialli compare una quota di stalli destinata a alberghi, B&B, affittacamere, eccetera. Nel caso dei residenti il posto giallo non è assegnato ma va trovato, viceversa per le strutture ricettive nel corso degli anni il Comune ha installato cartelli specifici. Per esempio per “In riva al lago”, come mostriamo qui sotto.
“Finché non mi verranno assegnati nuovi posti – tuona Dolce che fatica a contenere la rabbia – ovviamente non posso aprire il dehors. Ghezzo dice che i parcheggi non sono regolari però noi paghiamo il canone come tutti e se paghiamo vuol dire che c’è regolarità. Inoltre ho presentato ricorso e il 7 febbraio il Tar mi ha dato ragione (sotto la sentenza integrale). Insomma prima il comune mi autorizza, poi Tribunale amministrativo conferma la bontà delle mie ragioni. Mi si spieghi perché Ghezzo si ostina a non concedere quanto dovrebbe. Non chiedo nulla solo lo stesso trattamento riservato a tutti gli operatori del settore. In decine di altre occasioni i posti occupati da tavolini sono stati sostituiti da nuovi stalli”. Insomma per l’esercente: “Sta succendendo qualcosa di profondamente ingiusto, ho già acquistato tavoli e sedie, pago tutte le tasse. Ma chi ripaga i miei investimenti?”.
“La questione è molto diversa” replica il dirigente al centro della polemica. Donatello Ghezzo. “Il Merendero è stato correttamente autorizzato all’aumento dei tavolini dal settore di riferimento. Il punto è che non è possibile, come fatto in passato, riservare stalli di sosta al singolo esercente”. Cioè? “In passato sono stati commessi errori. I clienti sono equiparati ai residenti, gli hotel e le altre strutture pagano abbonamenti per le strisce gialle. Ma così come il residente non riceve un posto su cui è scritto il suo nome altrettanto deve avvenire per le strutture ricettive. Il percorso logico che sto applicando è dare a tutti lo stesso diritto”.
Poi, per il caso specifico: “Dolce ha diritto a tre posti auto, è vero, quando aprirà il nuovo dehor individueremo in zona tre posti gialli per compensare quelli che andranno a scomparire così potranno utilizzarli”.
Dunque è il destino cui arriveranno tutti gli esercenti? “Il ragionamento deve essere esteso a tutti ma lentamente. Ci sono situazioni sedimentate, gli annullamenti degli atti devono tener conto delle posizioni acquisite nel tempo. Il caso del Merendero è una novità perché modifica le cose rispetto al passato. Gli altri esercenti al momento sono fermi. Vedremo”.
Un commento
che storia incredibile !! ma abbiate pazienza e qualcuno si rimangerà la decisione come è già accaduto parecchie volte ….