C’è un piccolo tratto tra la rinnovata piazza Volta e via Boldoni che non è stato pedonalizzato e dove sono presenti alcuni parcheggi destinati ai residenti del centro storico.
Stiamo parlando di piazza Perretta, di fronte alla ex Banca d’Italia, e della laterale via Juvara. Tratti che, senza tavolini, pieni di automobili e con i sampietrini saltati, stonano con il resto della passeggiata che dal centro storico porta al lago.
La proposta di riqualificare e ripensare piazza Perretta è arrivata solo poche settimane fa in consiglio comunale per bocca del consigliere di Fratelli d’Italia Mario Gorla.
Certamente felici di una riqualificazione dell’area sarebbero le tre attività presenti nella defilata via Juvara, due ristoranti e una gelateria.
“La via purtroppo sembra una latrina a cielo aperto, spacciano e ci fanno di tutto – racconta Luana Guidi, titolare insieme alla sorella Mara dell’omonima gelateria con ingresso principale dal 2014 in via Fontana ma che ha l’affaccio del laboratorio artigianale su via Juvara – insieme ai due ristoranti vicini abbiamo presentato un progetto all’amministrazione comunale per renderla pedonale e posizionare delle sedute per quanto ci riguarda e dei tavolini per i ristoranti. E’ una proposta per renderla più bella ma servirebbe togliere i parcheggi e non sappiamo se sia fattibile”.
Lo conferma Mery Baroni, titolare dal 1993 del ristorante Lo Storico. “Ormai un po’ di mesi fa noi ristoranti e la gelateria Guidi abbiamo presentato questo progetto al Comune di Como per riqualificare la via – racconta Mery – personalmente me la ricordo quando sostavano i furgoni portavalori della Banca d’Italia, ho vissuto tutte le vite di questa strada”.
Sul futuro è positiva e aggiunge: “C’è grande collaborazione con l’amministrazione comunale, ci hanno ascoltato ma è chiaro che per questo tipo di iniziative c’è bisogno di tempo. Nel frattempo, per quanto riguarda noi, l’assessore al Commercio Marco Butti ci è venuto incontro in questo momento di difficoltà legato alle restrizioni anti-Covid dandoci la possibilità di mettere dei tavoli nella via dietro la Banca d’Italia che per noi sono molto importanti. Non posso che ringraziare lui e il consigliere Tony Tufano per averci sostenuto”.
Un buco nero rimane: Piazza Roma
Non è tutto oro quello che luccica. Nel grande progetto di pedonalizzazione del centro, andato in scena nel 2016 ad opera della giunta guidata dal sindaco Mario Lucini, c’è un neo che si chiama piazza Roma.
Quella che fino all’istituzione della Ztl in via Rodari era una piazza di servizio dove la gente arrivava a parcheggiare per poter fare una passeggiata in centro, si è trasformata in un deserto. Non ci sono negozi né attrazioni che richiamino i visitatori e il bar e il ristorante, che si affacciano su questo spiazzo costantemente deserto, sopravvivono solo grazie al passaparola tra i clienti.
Fulvia Garetto, titolare del Just Art Cafè, sulle pagine di questo giornale ha chiesto più e più volte all’amministrazione comunale di ripensare la piazza per portare comaschi e turisti in questo angolo riservato della città. “Non saprei cos’altro dire – ci spiega sconsolata – nulla è cambiato e i problemi sono sempre gli stessi. Senza commercio o attrazioni, fossero anche dei mercatini, non cambia la situazione”.
Molto pessimista sulla situazione di questa zona è anche la titolare del Ristorante Sociale di via Rodari, Alice Aldeghi. “Abbiamo aperto nel 2008, quindi abbiamo visto la zona quando era un via vai di auto e quando la gente discuteva per il parcheggio – racconta – e siamo stati fin da subito contrari all’istituzione della Ztl. E vista la situazione avevamo ragione. Per quanto ci riguarda bus e auto passano comunque in via Rodari, anche a velocità sostenuta, la gente credendo che la zona sia pedonale cammina in mezzo alla strada e la situazione è pericolosa. E piazza Roma è abbandonata a se stessa, manca il passaggio pedonale e la gente non arriva in questa zona senza attrazioni”.
Conclude: “Per il Covid il Comune ci ha permesso di posizionare dei tavolini all’angolo di via Rodari, lì almeno c’è passaggio e la gente ci nota”.
2 Commenti
Cara Alice Aldeghi non avete ragione per niente: le auto in un centro storico non devono esserci, in un Paese normale sarebbe tutto pedonale ! Allora sì che avreste clienti e tavolini all’aperto… aprite l’orizzonte commercianti di Como, affinché possiamo avere finalmente una Como bella (lo è già) ma anche organizzata, pulita e rivolta al futuro !
NB: nel frattempo non verrò più al ristorante sociale….
La città dei “tavolini” , che posto interessante.