Sono sempre i gesti più semplici ad avere un grande impatto. A Como, una situazione d’emergenza ha trovato una risposta inaspettata nella prontezza e nel coraggio di un ragazzo in moto. Si chiama Filippo e ha salvato una donna anziana con problemi respiratori trasportandola lui stesso fino all’ambulanza bloccata dal tremendo traffico di cui la città soffre troppo spesso (il racconto è stato pubblicato in prima battuta sul gruppo Fb Sei di Como se) .
“Non arrivava l’ambulanza. Eravamo terrorizzati”
Tutto è iniziato nel modo più tranquillo possibile: un pranzo in compagnia in un ristorante con vista sul lago e aria buona. Al termine del pasto, Grazia Martelli, proprietaria del negozio Lo spazio del Cuore, e alcuni amici, tra cui una signora di 76 anni che utilizza la bombola di ossigeno per aiutarla a respirare, salgono in macchina per tornare in città. Ma appena imboccano la discesa verso Como, la situazione cambia bruscamente. “Usciti dalla prima galleria, quella di Blevio, la signora ha iniziato a respirare male – ci ha raccontato Grazia – Aveva con sé la bombola d’ossigeno, ma stava finendo. Diceva: Mi restano dieci minuti, poi non ce la faccio più. Io ho subito capito che dovevamo fare qualcosa. Abbiamo chiamato l’ambulanza. Ma… non arrivava, eravamo tutti terrorizzati, dovevamo fare immediatamente qualcosa o sarebbe finita male”. Ed è lì che arriva Filippo. “Era il primo ragazzo in moto che ho visto. Gli ho fatto cenno di fermarsi. Appena ha capito la situazione, ha accettato subito di portarla sul suo motorino, meno male che aveva un casco in più”.
“L’ho lasciata all’ambulanza, sta bene”
La donna, nonostante l’età e le condizioni, è riuscita a salire sul sellino della moto. Filippo è partito con calma e sicurezza, ed è poi tornato su, poco dopo. “Ci ha detto: L’ho lasciata all’ambulanza, sta bene. E io a quel punto l’ho ringraziato e gli ho chiesto se potevo raccontare quello che è successo questo pomeriggio. Non so dove abiti o chi siano i suoi genitori – ha continuato Grazia- ma spero che leggano questo articolo saranno orgogliosi di aver cresciuto un così bravo ragazzo”.
“È bello vedere ragazzi così. Dobbiamo raccontarli”
La storia ha fatto il giro dei social, raccogliendo centinaia di mi piace e condivisioni in poche ore. “Ha preso più di mille like – ha raccontato Grazia – Ma ovviamente c’è stato anche chi ha cercato la polemica. Succedono tante cose brutte al giorno d’oggi, quando invece capita una storia così, bisogna darle visibilità. Perché magari altri ragazzi leggono e dicono: Anch’io, al suo posto, lo farei”.
Una comunità che si riconosce nei gesti buoni
Alla fine, la signora è stata soccorsa in tempo ed ora sta bene. “Se non ci fosse stato Filippo, non so cosa sarebbe successo. Era davvero messa male. Adesso fortunatamente non è più in pericolo”. E ha concluso: “Nel momento del bisogno si deve pensare velocemente. Filippo non ha esitato un secondo. È stato un ragazzo sveglio, generoso. Dovremmo farne un esempio. Perché in fondo, è così che si costruisce una comunità: uno che aiuta l’altro, senza aspettare nulla in cambio”. E mentre la donna è finalmente al sicuro, paradossalmente Grazia è rimasta ancora lì, bloccata nel traffico di Como. “Sono ancora in coda“, ci ha detto con un sorriso stanco ma sollevato. “Però almeno, adesso, il peggio è passato”.