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Migranti nell’ex caserma al confine tra Italia e Svizzera, da chi minaccia “i fucili” alle prove di intesa

Se l’ex caserma dei carabinieri di Fornasette dovesse, in futuro, essere adibita a centro per richiedenti asilo “ospiterà 16 migranti e non 30 come ipotizzato in precedenza”. Questa la prima notizia emersa dal vertice che si è tenuto nelle ultime ore a Varese e voluto dal  prefetto Salvatore Pasquariello.

L’incontro è servito per creare un tavolo di lavoro condiviso sulla questione. Quanto detto è ovviamente ancora in uno stadio ipotetico visto che l’arrivo dei richiedenti asilo si collega a un elemento ancora incerto: se qui vi troveranno ricovero gli asilanti o invece dei nuclei famigliari allargati divisi su due appartamenti.

In ogni caso, essendoci dei finanziamenti a disposizione, i lavori di ristrutturazione verranno fatti. La prossima data in cui il tavolo si riunirà sarà a marzo.

A Varese c’erano anche il consigliere di Stato Norman Gobbi e il sindaco di Tresa Piero Marchesi che ha evidenziato le riserve sulla destinazione della struttura in prossimità del confine di Stato.

I capitoli precedenti, qui chi minaccia di “usare i fucili”:

Svizzera, al confine è altissima tensione: “Migranti nell’ex caserma? Disposti a usare i fucili”

E qui il primo maxi vertice:

Maxi vertice in prefettura per il centro di accoglienza nell’ex caserma dei carabineri al confine svizzero

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