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Un’altra giornata di attesa per i giovani che oggi erano nel parcheggio Santarella
Attualità, Solidarietà e Sociale

Minori stranieri in strada a Como, il Comune è immobile così li accoglie la Croce Rossa di Lipomo. Bedetti: “Palazzo Cernezzi si prenda le sue responsabilità”

Finalmente la soluzione istituzionale è arrivata. Nonostante lo scaricabarile messo in atto dal Comune di Como (chiarissime le parole del sindaco Alessandro Rapinese, che per legge è tutore legale di tutti i minori non accompagnati che vengono registrati sul territorio comunale, al nostro collega Thomas Usan su La Stampa: “Siamo saturi, vadano altrove”: qui l’articolo), stasera il gruppo di ragazzi stranieri, minorenni egiziani e tunisini, che da due giorni si palleggia tra l’esterno della Questura e la parrocchia di Rebbio messa generosamente a disposizione da don Giusto, è stato ufficialmente presi in carico dalle istituzioni (le cronache di questi giorni).

A “mettere la pezza”, questa volta, la Croce Rossa di Lipomo che, contattata dalla Questura, ha messo a disposizione dei sette ragazzi rimasti (dopo la fuga, ieri, di due di loro, oggi altri tre si sono volatilizzati) un posto al campo di accoglienza di Lipomo. Campo destinato agli adulti, è vero, ma pur sempre un luogo sicuro e certo in cui aspettare di capire a quale comunità potranno essere destinati nei prossimi giorni. Scongiurato, quindi, il rischio di una notte all’aperto su giacigli improvvisati che già avevano cominciato ad allestire sui marciapiedi davanti alla Santarella. E scongiurato anche, almeno per i sette rimasti, il rischio di far perdere le proprie tracce per finire, con ogni probabilità, a ingrossare le fila della microcriminalità.

“Non sono una mammoletta ma oggi mi hanno fatto veramente pena. I loro sguardi in tre giorni sono passati dall’arroganza alla preoccupazione. Non si incazzano ma supplicano – sono state le parole di Olivia Piro, storica anima del volontariato comasco e internazionale che con Chiara Bedetti di Refugees Welcome e molti altri si è data da fare in questi giorni per aiutare questi ragazzi – hanno capito di essere in balìa di un sistema per il quale non contano niente”. “Ne arriveranno altri e noi continueremo a fare quello che abbiamo fatto per questi ragazzi – è stato il commento di Bedetti – romperemo le scatole finché il Comune non si prenderà le sue responsabilità e troverà delle soluzioni”.

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2 Commenti

  1. Li ha mandati il governo, il governo provveda. E se vogliamo approfondire questa è la conseguenza di una politica scellerata di sinistra, ora si facciano avanti e li sostengano.

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