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Missioni nello spazio, roba da Ingegneri. Incontro al top con Amalia Ercoli Finzi

Un evento aperto alla cittadinanza per conoscere da vicino il mondo dell’ingegneria aerospaziale, ma anche per avviare una serie di iniziative volte ad incentivare il dialogo con il territorio partendo dai comaschi, dalle istituzioni, dalle associazioni e dalle scuole.
Questi gli obiettivi dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Como in occasione della presentazione alla stampa dell’incontro

“Le missioni spaziali: un mestiere da ingegnere” in programma il prossimo 13 aprile, alle ore 21, nell’Aula Magna di via Castelnuovo. “In base agli obiettivi che ci siamo posti e in occasione della nostra assemblea annuale degli iscritti che si terrà proprio il 13 aprile – ha spiegato Mauro Volontè, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Como – abbiamo voluto organizzare un primo evento aperto a tutta la collettività sull’ingegneria aerospaziale. Lo scopo del convegno è di dimostrare che l’ingegneria non riguarda solo il campo civile, come le strutture o l’idraulica, ma abbraccia molti settori come la meccanica, le telecomunicazioni e l’informatica. Per effettuare una missione spaziale, ogni settore dell’ingegneria riveste un ruolo fondamentale”.

Mauro Volontè

L’incontro vedrà come relatrice la professoressa Amalia Ercoli Finzi, prima donna italiana come ingegnere aeronautico e ad oggi ritenuta una delle massime esperte internazionali nel settore aerospaziale. La professoressa è consulente scientifico di NASA, ASI ed ESA ed è stata responsabile della missione Rosetta, la sonda spaziale che ha trasportato lo strumento SD2 su una cometa per approfondire gli studi sulle stelle (L’evento è a ingresso libero. Per partecipare è necessaria l’iscrizione sul sito eventbrite.it).
“Amalia Ercoli Finzi presenterà le sue ricerche e tra queste l’ancoraggio di veicoli in orbita, il controllo di veicoli spaziali di rientro e gli strumenti per missioni spaziali interplanetarie – ha aggiunto il Presidente -. Parlerà anche dell’inserimento delle donne nel mondo dell’alta tecnologia, che richiede creatività, intuizione, curiosità e dedizione. Doti che ben si coniugano al femminile e che dovrebbero favorire la presenza delle donne in posizioni ai vertici del settore”.
Per quanto riguarda il comasco, attualmente le donne iscritte all’Ordine sono circa il 10%.

Una percentuale in crescita negli ultimi anni. L’incontro con la stampa di questa mattina è stata anche l’occasione per presentare alcuni degli obiettivi del nuovo Consiglio dell’Ordine Ingegneri della provincia di Como che si è insediato lo scorso 19 luglio 2017 e in particolare l’intenzione di incentivare il dialogo con la cittadinanza, le istituzioni, le associazioni e le scuole presenti sul territorio comasco. “Crediamo che il confronto e la condivisione siano sempre strumenti indispensabili per costruire e mantenere buone relazioni con le istituzioni e la cittadinanza – spiega ancora Volontè -. Le prime collaborazioni sono iniziate nel campo dell’urbanistica con i Comuni di Como e Erba, grazie all’interesse dei rispettivi assessorati”.

L’Ordine ha anche in programma l’apertura della propria sede, storica dimora di Alessandro Volta, organizzando una serie di visite guidate. L’intenzione, infatti, è quella di continuare a custodire con massima attenzione questo patrimonio culturale, ma condividendolo laddove possibile con la collettività. Lo scorso autunno sono state organizzate delle domeniche di apertura al pubblico e l’iniziativa, che ha riscosso molto interesse, verrà riproposta a breve.

“Tra i nostri obiettivi – ha aggiunto ancora il presidente – c’è quello di promuovere una serie di eventi aperti alla città con lo scopo di far comprendere l’importanza che riveste l’ingegneria nella società e il ruolo dell’ingegnere”. Il Consiglio dell’Ordine inoltre ha ritenuto opportuno fornire il più ampio supporto alle istituzioni e, nel caso specifico, ai Comuni del nostro territorio. Con l’entrata in vigore della Legge Regionale n. 33 del 12 ottobre 2015 “Disposizioni in materia di opere o di costruzioni e relativa vigilanza in zone sismiche”, ai Comuni sono state trasferite le funzioni in materia. Sono state molte le realtà locali che hanno richiesto un sostegno proprio all’Ordine. Il Consiglio, in ossequio al principio di sussidiarietà, ha deliberato una convenzione finalizzata all’individuazione di professionisti competenti in materia sismica e disponibili a collaborare. In tal modo si è riusciti a limitare i disagi che le manifeste difficoltà da parte dei Comuni avrebbero potuto creare agli utenti e alle stesse P.A. Gli Enti pubblici che sottoscriveranno la convenzione potranno, secondo criteri di imparzialità, trasparenza e rotazione, conferire incarichi di consulenza e assistenza, ai fini del corretto espletamento delle funzioni ad essa attribuite dalla richiamata normativa in materia sismica. “Grazie a questa convenzione – ha concluso Volontè – crediamo che gli ingegneri possano collaborare con i Comuni e confrontarsi in modo paritario con i colleghi che si occupano delle pratiche sismiche”.

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