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Monumento alla Resistenza: dopo la denuncia, pulizia straordinaria per il Giorno della Memoria

AGGIORNAMENTO 27 GENNAIO

Alla fine il Comune di Como, di tutta fretta, ci ha messo una pezza.

E dopo la segnalazione delle condizioni pessime in cui fino a ieri giaceva il Monumento alla Resistenza europea, ai giardini a lago, oggi – Giorno della Memoria – è stato attivato un servizio di pulizia straordinaria.

Da stamane, dunque, sono in azione mezzi e operai attorno all’opera che ricorda proprio la barbarie nazifascista, la Shoah e le lotte di liberazione.

Sono stati dunque puliti da rifiuti, cartacce, foglie e sporcizia varia le zone attorno e i vialetti di accesso.

E’ stata data una sistemazione generale agli immediati dintorno del monumento.

Ed è stata ripulita la facciata principale, fino a ieri imbrattata con quella che pareva vernice bianca.

Qui sotto, l’articolo pubblicato ieri con la segnalazione delle condizioni in cui versava il monumento.

Non ci sono parole. Nel Giorno della Memoria, Como dimentica i suoi monumenti ma soprattutto offende quello che rappresentano.

Salvo sorprese e interventi nottetempo, infatti, il Monumento alla Resistenza Europea ai giardini a lago martedì 26 gennaio si presentava così per celebrare la ricorrenza internazionale dedicata al ricordo delle vittime della Shoah.

La situazione è oltre il vergognoso: escrementi di uccelli a imbrattare le grandi lastre che riportano stralci delle lettere dei condannati a morte nel secondo conflitto mondiale, le lastre di granito bianco con i messaggi di cordoglio di diciotto paesi per le vittime del nazismo annerite e illeggibili e una transenna con un lungo nastro da cantiere bianco e rosso a delimitare un tratto di marciapiedi.

Cumuli di foglie secche tra le scalinate, avvallamenti che ospitano pozzanghere eterne.

Lo spazio al centro delle tre scale, non è una novità di oggi, usato come vespasiano a cielo aperto emana odori che non stiamo nemmeno a raccontare.

E se a questo aggiungiamo una corona rinsecchita dimenticata (da chi? Da quanto?)

E il monumento alla principessa Mafalda di Savoia (morta nel campo di concentramento di Buchenwald) circondato da una siepe più che rigogliosa il quadro è completo.

Si salva solo il cippo dedicato alla memoria di Giorgio Perlasca, lo Schindler comasco, ma probabilmente solo perché in quella che negli anni Ottanta era una buca della sabbia stenta a crescere qualsiasi forma di vita.

GALLERY-SFOGLIA

Possibile che non esista un intervento di pulizia programmato almeno in prossimità di ricorrenze come questa? Possibile che domani il più importante monumento comasco dedicato alle vittime dell’Olocausto si debba presentare così?

“Sono a conoscenza della perdita d’acqua che ha reso necessario il posizionamento della transenna ma non delle condizioni di trascuratezza in cui versa il monumento – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Pierangelo Gervasoni – verificherò immediatamente qual è il settore preposto a questo intervento (Lavori Pubblici? Giardini? Ndr) per attivarci al più presto in vista delle celebrazioni del 27 gennaio”.

Nel frattempo una troupe del Tg3 Lombardia oggi era impegnata in alcune riprese per un servizio dedicato proprio al Giorno della Memoria. C’è da sperare nella clemenza del cameraman.

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8 Commenti

  1. Vedo molti commenti di parte (avversa) mi chiedo: non mi pare che durante la passata amministrazione (di centrosinistra) le cose andassero meglio, il guano degli uccelli sul monumento alla resistenza europea c’era anche allora, e come oggi è stato pulito in fretta e furia prima delle commemorazioni e allora non sarebbe meglio fare commenti costruttivi piuttosto che abbandonarsi a ideologiche congetture?

    1. A differenza di quanto avvenne con la Giunta precedente, le magliette con scritto “buonsindacoacasa” non sono ancora state stampate e le “proposte costruttive” non sono state urlate con il megafono. Poco importa, è in ogni caso importante distinguersi. Le proposte costruttive ce ne sono state e molte. Como, anche se a volte non sembra, è una città viva e con una società civile attenta e propositiva. È stata presentata la proposta di Officina Como sulla Ticosa in parte ripresa e integrata da Legambiente che è stata stoppata dall’Amministrazione con una proposta alternativa ormai smarrita nei meandri della burocrazia. Molte associazioni, anche attraverso queste pagine, hanno chiesto e ottenuto la delibera del Consiglio sull’allestimento di un Dormitorio comunale; l’Amministrazione non ha ancora provveduto perché vittima di veti e pregiudizi di chi, ahimè, conosciamo bene. I ragazzi di “Fridays for future” e i Verdi hanno chiesto con una serie di manifestazioni la rapida realizzazione della ciclabile; l’Amministrazione ha lasciato cadere la cosa per i veti e le proteste di alcune associazioni di categoria. Insomma, proposte ce ne sono. Sicuramente nella sintesi ne manca qualcuna. Purtroppo, l’Amministrazione è impegnata anima e corpo nella manutenzione su cui c’è poco da proporre ma, mi consenta, molto da criticare. ?

  2. E a fianco di ogni lastra (seconda foto), vi sono le traduzioni in sette lingue, delle frasi dei condannati a morte; ma ormai illeggibili! Chissà se per il 25 aprile o il 6 agosto qualcuno interverrà per evitare alla città anche questa ulteriore vergogna

  3. Che gli assessori pensassero meno alla propria visibilità e facessero fare almeno l’ordinaria manutenzione a ciascun Settore (Giardini, Reti, Strade e Lavori Pubblici), per quanto di competenza. Sarebbe molto meglio per tutti. Per fortuna tra un anno e mezzo si torna alle urne.

  4. È sconcertante lo stato di degrado del Monumento alla Resistenza Europea meno di una settimana prima della Giornata della Memoria. Ma è nulla rispetto allo sconcerto nell’apprendere che l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Como, tal Gervasoni senior, interpellato sull’avvilente situazione di degrado, dichiari di non saperne nulla e con assoluta serenità, ammetta di non sapere neppure a che ufficio competa la manutenzione e la pulizia del Monumento. E pensare che all’atto della sua nomina c’è chi disse che era persona con profonda conoscenza della macchina municipale. Figuriamoci gli altri e figuriamoci chi con leggerezza ci ha regalato questa perla. Era il “buon” Sindaco o il capogruppo di Forza Italia o un altro ancora? Non ricordo ma poco importa.

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