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Dalle celle telefoniche la verità: in fondo a una scarpata il corpo senza vita della 81enne dispersa sul Cornizzolo

E’ stata ritrovata senza vita lunedì sera, sul versante del Cornizzolo che guarda verso Canzo, la donna di 81 anni le cui ricerche erano cominciate nel pomeriggio del 31 ottobre. Era in fondo a una scarpata molto ripida e con bosco fitto, in un canale con pareti verticali. Grazie ai dati sulle celle telefoniche e ai movimenti del cellulare, elaborati dai tecnici della Guardia di finanza, è stato possibile circoscrivere una zona in cui la donna poteva trovarsi. Sono quindi state inviate le squadre territoriali, che hanno verificato la presenza del corpo. È arrivato poi sul posto l’elicottero di Como di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza, abilitato per il volo notturno e per le operazioni speciali, che ha sbarcato il tecnico di elisoccorso del Cnsas e il medico per la constatazione del decesso e ha poi recuperato le squadre. Intervento complesso ma grande collaborazione tra tutte le realtà coinvolte: Soccorso alpino e speleologico, Stazione del Triangolo Lariano (XIX Delegazione), Guardia di finanza, Carabinieri e Vigili del fuoco.

La mobilitazione era scattata attorno alle 13 con l’attivazione della Stazione del Triangolo Lariano del Soccorso Alpino. Impegnati tutto il giorno anche i Vigili del fuoco, oltre all’elisoccorso di Milano di Areu e all’elicottero della Guardia di Finanza con a bordo il sistema Imsi-Catcher per rilevare il segnale del telefonino.

La donna era con altre persone e il gruppo era sceso da un rifugio sulla cima del Cornizzolo verso Gajum ma poi della dell’81enne si erano perse le tracce. Senza essere più riusciti a contattarla, gli altri componenti del gruppo avevano dato l’allarme. Questa sera attorno alle 21 l’esito tragico, forse dovuto a una caduta.

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