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Moschea di Cantù, esulta Molteni (Lega): “Sentenza storica del Consiglio di Stato, in quel capannone non si può pregare”

“Sentenza storica da parte del Consiglio di Stato che dà ragione al Comune di Cantù e alla Lega sulla vicenda della moschea cittadina via Milano 127. Pregare e svolgere il culto in un luogo destinato, in base allo strumento urbanistico, a capannone industriale e commerciale è illegale e contro legge”, così in una nota il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni (Lega).

Aggiunge il comasco: “Ora è il Consiglio di Stato, è la giustizia, a confermare la verità: in quel capannone industriale e artigianale si pregava nonostante le norme urbanistiche lo impedissero tassativamente, violazioni più volte accertate anche da interventi delle Forze di Polizia locale.
Da anni al centro di un contenzioso amministrativo e di un durissimo scontro politico tra la Lega e la Comunità Islamica  la Moschea è stata definitivamente dichiarata abusiva e  illegale dai Giudici Amministrativi,  confermando le giuste battaglie politiche della Lega canturina. Grandissima la soddisfazione per questa decisione in punto di diritto che conferma la sentenza del Tar Lombardia del 2018 e la bontà delle argomentazioni giuridiche dell’Amministrazione di Cantù, guidata dal sindaco Alice Galbiati, e politiche della Lega”.

“Un capannone non è una moschea”: Cantù vince al Tar. Stop alle celebrazioni islamiche

Conclude Molteni: “Nel capannone di via Milano 127 si può fare attività artigianale ma non pregare. Vince il diritto, vince la legalità, vince la Costituzione, vince la buona amministrazione e vince la Lega. Anni di manifestazioni, presidi, sit in, raccolte firme, interrogazioni parlamentari, richiesta di referendum cittadino, mobilitazioni popolari con Matteo Salvini e alla fine la legge e il diritto ci hanno dato ragione. Ora la Moschea abusiva va chiusa, si ripristini la legalità e la Comunità Islamica e la sinistra chiedano scusa a Cantù e ai canturini per aver fatto perdere tempo e soldi. Fino a quando la Comunità Islamica non sottoscriverà le “intese”, previste dalla Costituzione, con lo Stato Italiano accettando e vincolandosi a principi, regole e valori di legge, nulla sarà dovuto. Il diritto di culto è sacrosanto ma non esiste l’obbligo al luogo di culto, ovvero alla realizzazione di una moschea.  Non esiste un diritto universale e un dovere amministrativo a costruire una moschea sul territorio comunale e nazionale, peraltro in violazione di legge.
Questa sentenza traccia anche un percorso chiarissimo per tanti casi simili e anche da questo punto di vista è storica”.

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Un commento

  1. Pregare è illegale, far sparire 49 milioni di euro soldi dei contribuenti per il partito degli evasori fiscali è legittimo. Questo perché non siamo un paese normale.

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