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Museo Giovio: si sono scordati del Ninfeo. A rischio finanziamenti per 30mila euro

Il pezzo che state per leggere è pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

Immaginate di chiedere a una zia generosa dei soldi per ristrutturare casa. Immaginate (fortunati) ve li dia. Poi immaginate, dopo quattro anni, di non averli spesi. Anzi, di esservi quasi dimenticati di quei lavori che, allora, sembrava vi stessero tanto a cuore. Come minimo la zia si riprenderebbe il dono.

Ph Carlo Pozzoni

Ecco, a Como oggi ci sono circa 30 mila euro che aspettano di essere spesi e che, tra non molto, potrebbero venire reclamati da chi li ha messi a disposizione nel 2014: la Fondazione della Comunità Comasca. “Proprio in questi giorni il Consiglio di Amministrazione ha deciso di non far trascorrere più di due anni tra assegnazione di un finanziamento e il momento in cui viene speso.

Ph Carlo Pozzoni

In questo caso ne sono già passati quattro”, spiega il presidente, Giacomo Castiglioni.
Di che progetto si tratta? “Vorremmo rendere fruibile il Ninfeo del Museo Giovio e anche il giardino sovrastante, posizionando delle balaustre (un prototipo abbandonato si trova lì vicino Ndr) – spiega Massimiliano Mondelli, presidente dell’Accademia Pliniana da cui è nata l’idea – ci siamo impegnati con il Comune a contribuire per il 20% della cifra. Il resto verrebbe finanziato dalla Comunità Comasca, ma ora i fondi sono a rischio”.

Ph Carlo Pozzoni

Non vale neanche la “scusa” della Soprintendenza: “Il progetto è già stato autorizzato, non ci sono ostacoli da quel punto di vista. Ma i lavori non sono mai partiti”.
Quindi è semplicemente (tristemente) tutto fermo da qualche parte a Palazzo? “A novembre dell’anno scorso mi avevano comunicato che di lì a poco avrebbero appaltato i lavori, ma dopo un anno tutto ancora tace. Oltretutto l’apertura del Ninfeo è stata inserita negli eventi del 2019 per il Bimillenario di Plinio il Vecchio”.

Ph Carlo Pozzoni

Come verrebbe utilizzato questo nuovo spazio? “Con la precedente Amministrazione si era parlato di eventi culturali. Ma il vero sogno è unire il Ninfeo, con il giardino sopra le mura, accessibile da via Balestra. Como ritroverebbe uno spazio verde di una bellezza unica, capace di animare una zona dimenticata e di attirare visitatori in museo. Un’occasione da non sprecare”.
“E’ un sogno che condividiamo – dice Angela Corengia, presidente del Rotary Club Como Baradello (da lunedì neoassessore della giunta Landriscina. L’intervista è stata realizzata prima) – tanto che a breve proporremo all’Amministrazione proprio il progetto di recupero del giardino sopra le mura di via Balestra e cercare i fondi necessari”. Insomma, Como ha un sacco di “zie generose” e pronte. Sperando che i “regali” non finiscano, però, a prendere polvere su qualche scrivania.

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Un commento

  1. l’assurdo è il dovere piazzare dei parapetti in ferro per rendere fruibili spazi che lo sono sempre stati. capisco le normative in materia di sicurezza…però in certi casi è un po’ paradossale…

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