Ora può nascere davvero il miele di Como città. Un’impresa con sede in provincia di Avellino, la Pisanello Costruzioni Srl di San Martino Valle Caudina, si è infatti aggiudicata l’appalto per il completo rifacimento e abbellimento di 4 importanti giardini della città (Stazione San Giovanni, viale Geno, piazza Vittoria ed ex Bocciofila tra via Balestra e via Sauro) e per la posa di arnie e alveari urbani per la produzione del già ribattezzato miele di Como.
Tornando alla gara indetta dal Comune, l’impresa risultata vincitrice ha presentato un ribasso del 19,20% sull’importo a base di gara che era di 213.380. Dunque l’aggiudicazione è avvenuta per 175.861,04 euro più Iva.
Per quanto concerne i dettagli dei progetti per riqualificare il verde – inclusa la posa degli alveari urbani per la produzione di miele fino a 45 kg dal primo anno –, sono stati realizzati dall’architetto Elisabetta Cavalleri e sono stati approvati dalla giunta per una spesa complessiva lorda di 300mila euro.
STAZIONE SAN GIOVANNI
Il progetto prevede di migliorare la fruizione paesaggistica per le persone che ogni giorno attraversano questi luoghi mediante due interventi puntuali tramite il rifacimento delle fioriere poste sul piazzale esistente tra la stazione e il parco e rifacimento delle aiuole poste ai piedi della scalinata. Per le otto fioriere si prevede la rimozione delle stesse con la sostituzione di nuove. Si è disegnato una nuova tipologia di fioriera a forma squadrata in ferro con stemma del comune di Como. Tale tipologia di fioriera dovrebbe poi nel futuro essere utilizzata in tutta la città di Como per uniformare l’arredo urbano. All’interno delle stesse è prevista la piantumazione di due tipi di alberi:
– Ligustrum Japonicum
– Evodia Danielli meglio conosciuta come albero del miele
Le sei fioriere del piazzale saranno piantumate con il Ligustrum mentre quelle poste all’inizio della scalinata con l’albero del miele. Si prevede infine di predisporre per le nuove fioriere un impianto di irrigazione tipo gocciolatoio prolungare l’impianto di irrigazione esistente nel parco. Dovrà essere eseguito uno scavo nel terreno parallelo alla scalinata e uno scavo di attraversamento sulla strada e nello sparti traffico su cui sono poste le 6 fioriere. Per l’aiuola posta ai piedi della scalinata è previsto l’estirpazione di quello che rimane di una vecchia piantumazione di bossi e rose oltre alla rimozione del cordolo in cemento e dei tubi del gocciolatoio presenti.
E’ previsto il rifacimento del cordolo in cemento con il ridisegno in modo regolare e simmetrico delle due aiuole. All’interno della stesse sarà eseguita una scarifica per poi eseguire la piantumazione di essenze di Lavanda (fioritura estiva) e Caryopteris Clandonensis (fioritura autunnale) E’ prevista la posa di un nuovo tubo per impianto di irrigazione del tipo a gocciolatoi che sarà ricollegato alla centralina esistente delle altre aiuole del parco. All’interno delle aiuole in prossimità del muro della scala saranno posizionati numero 4 Bee Hotel (rifugi per api selvatiche).
VIALE GENO
Il progetto prevede di creare una quinta fiorita per migliorare la percezione dell’opera scultorea e darne il giusto risalto visivo. L’aiuola sarà completamente rigenerata, senza che l’intervento coinvolga gli alberi esistenti, tramite l’asportazione del manto erboso e la scarifica del terreno. É prevista la piantumazione non regolare, fatto salvo per l’intorno del monumento, per garantire una fioritura che inizia in estate e si conclude in autunno: Spirea bianca, Caryopteris clandonensis, Eleagnus Ebbingei. E’ prevista la posa di un nuovo tubo per impianto di irrigazione del tipo a gocciolatoi che sarà collegato alla centralina esistente nell’aiuola oltra la strada. Dovrà essere eseguito un piccolo scavo sul viale Geno.
PIAZZA VITTORIA
Il progetto prevede di migliorare la fruizione paesaggistica per le persone che ogni giorno sostano in prossimità di tale area o che semplicemente passando con i mezzi (auto o bus) Le aiuole verranno completamente rigenerate con l’asportazione del manto erboso e la scarifica del terreno oltre alla rimozione dell’impianto di irrigazione. É prevista la piantumazione delle aiuole in modo non simmetrico per garantire una fioritura che inizia in estate e si conclude in autunno: lavanda (fioritura estiva) rosmarino officinalis , rosmarinus officinalis prostratum Caryopteris Clandonensis (fioritura autunnale) e rosmarino officinalis, rosmarinus officinalis prostratum Perovskia (fioritura estiva) e rosmarino officinalis, rosmarinus officinalis prostratum Salvia greggii ed echinacea (fioritura estate autunno) e rosmarino officinalis, rosmarinus officinalis prostratum. E’ prevista la posa di un nuovo tubo per impianto di irrigazione del tipo a gocciolatoi oltre ad una nuova centralina.
GIARDINO VIA BALESTRA
Si prevede di collocare l’alveare urbano in prossimità delle mura, in questo modo lo stesso sarà visibile sia dall’interno del giardino che da viale Lecco. Il nuovo alveare sarà realizzano mediante una struttura creata a telai in tubo quadro accostati e saldati/bullonati. Una parte di telaio sarà apribile. Il tutto sarà in acciaio S275JR, zincato a caldo. La parte esterna sarà costituita da lastra in lamiera di alluminio naturale spessore 10/10, pannello isolante in polistirene estruso 40 mm e compensato marino spessore 15 mm. Lo strato marino sarà rivestito in foglie d’oro All’interno dello stesso sarà alloggiato un’arnia. L’alveare, mediante una piastra, sarà ancorato ad un basamento in lamiera con vasca dove verranno poste delle lastre in calcestruzzo armato come zavorra.
LE API E IL MIELE DI COMO
Riportiamo lo stralcio della relazione del progetto riguardante le api e la produzione del miele:
Le api portano importanti benefici e servizi ecologici per la società. Con l’impollinazione le api svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento e al mantenimento della biodiversità.
L’apicoltura urbana fa tendenza, fioriscono le arnie in città e i corsi per imparare ad allevare api all’ombra dei grattacieli da Parigi a Berlino, da Londra a New York, e, in Italia, ai primi posti troviamo Torino, con più di 200 alveari, seguita da Milano.Gli alveari hanno preso posto, solo per citare qualche esempio, a New York sul tetto dell’Astoria Hotel e di tanti grattacieli, a Londra tra le tegole della Borsa e sui tetti dell’Università, a Parigi sul Grand Palais e sull’Opéra. “Il miele è più genuino che in campagna”, dicono gli appassionati. L’obbiettivo è riconnettersi con la natura nel cuore della metropoli e nello stesso tempo salvaguardare le api,n il cui numero è in costante diminuzione dagli anni ’90 a causa del massiccio utilizzo di pesticidi in agricoltura.
Senza questi preziosi insetti impollinatori l’elenco dei cibi a cui dovremmo rinunciare sarebbe infinito, visto che sono responsabili della buona resa del 70% dei raccolti necessari alla nostra sopravvivenza. L’apicoltura urbana è un fenomeno molto antico, che in Italia risale ai primi anni del 1900, per poi ritornare in un contesto campestre e montano dopo la guerra. Elemento fondamentale per le api è la vegetazione circostante. I centri urbani possono ospitare una ricca biodiversità, che fornisce a sua volta dei servizi all’uomo. Le aree a verde naturali favoriscono lo sviluppo dei bambini e sono la zona di contatto tra l’uomo e la natura stessa.
Introdurre le api in ambiente urbano rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione della biodiversità e la tutela dell’ambiente. Sebbene nella città di Como le api possano avere diverse fonti di nutrimento, soprattutto durante la primavera, da luglio fino a settembre le fioriture, nella nostra provincia, sono quasi inesistenti. Il progetto si sviluppa pertanto su due livelli:
– realizzazione di un documento di indirizzo per la “rigenerazione” del verde urbano con l’obbiettivo di far diventare la città di Como una città fiorita da luglio a settembre
– realizzare un’arnia di design per promuovere l’apicultura urbana facendo diventare la città esempio della riduzione di impatto ambientale e del designLa gestione delle api sarà affidata ad un membro dell’Associazione Produttori Apistici delle Province di Como e Lecco. Durante il periodo primaverile ed estivo sarà possibile organizzare tramite l’Associazione degli Apicoltori delle lezioni didattiche all’aperto per le scuole con lo scopo di far conoscere dal vivo le api e l’importantissimo ruolo che svolgono nella nostra vita, che non si limita e va anzi va oltre alla produzione di miele. L’amministrazione nelle intenzioni future potrà, con cadenza biennale, nel mese di ottobre, al termine della fioritura, pubblicare un bando per la realizzazione di un progetto per un nuovo alveare di design rivolto ad artisti e designers internazionali, per poi, una volta individuato il vincitore, realizzare un nuovo alveare urbano e collocarlo in un altro luogo della città, dando così modo all’iniziativa di crescere e svilupparsi a scala più ampia.
5 Commenti
Gli appalti alle ditte del Sud costano meno Sig.Sergio non si faccia venire l’orticaria per piacere.Trovo il tutto una bellissima proposta spero solo che venga realizzata con cura
E.V.
in via Crispi ci sono delle arnie private da tempo
Chissà perché un’iniziativa interessante come questa la vedo tradotta in cause da migliaia di euro mosse contro il comune a causa di sciami impazziti e in atti di vandalismo contro le arnie. Conoscenza della fauna locale?
Purtroppo c’è del vero in ciò che lei dice.
Auguri……
Quando vedo appalti assegnati sempre a imprese del Sud mi viene “l’orticaria “, senza nulla togliere alla loro capacità ma l’esperienza passata ha lasciato profondi segni negativi. Speriamo che il capitolato sia stato scritto con responsabilità e precisione onde evitare le “solite sorprese”.