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Nasce il miele di Como: nuovo verde in quattro zone e alveari urbani. Ok al progetto da 300mila euro

La giunta di Como ha approvato definitivamente il progetto per riqualificare il verde – anche con la posa di alveari urbani e produzione di miele, fino a 45 kg dal primo anno – in quattro zone della città: la stazione San Giovanni, viale Geno, piazza Vittoria e i giardini tra via Balestra e via Sauro. I progetti sono stati realizzati dall’architetto Elisabetta Cavalleri e sono stati approvati dalla giunta per una spesa complessiva di 300mila euro.

STAZIONE SAN GIOVANNI
Il progetto prevede di migliorare la fruizione paesaggistica per le persone che ogni giorno attraversano questi luoghi mediante due interventi puntuali tramite il rifacimento delle fioriere poste sul piazzale esistente tra la stazione e il parco e rifacimento delle aiuole poste ai piedi della scalinata. Per le otto fioriere si prevede la rimozione delle stesse con la sostituzione di nuove. Si è disegnato una nuova tipologia di fioriera a forma squadrata in ferro con stemma del comune di Como. Tale tipologia di fioriera dovrebbe poi nel futuro essere utilizzata in tutta la città di Como per uniformare l’arredo urbano. All’interno delle stesse è prevista la piantumazione di due tipi di alberi:
– Ligustrum Japonicum
– Evodia Danielli meglio conosciuta come albero del miele

Le sei fioriere del piazzale saranno piantumate con il Ligustrum mentre quelle poste all’inizio della scalinata con l’albero del miele. Si prevede infine di predisporre per le nuove fioriere un impianto di irrigazione tipo gocciolatoio prolungare l’impianto di irrigazione esistente nel parco. Dovrà essere eseguito uno scavo nel terreno parallelo alla scalinata e uno scavo di attraversamento sulla strada e nello sparti traffico su cui sono poste le 6 fioriere. Per l’aiuola posta ai piedi della scalinata è previsto l’estirpazione di quello che rimane di una vecchia piantumazione di bossi e rose oltre alla rimozione del cordolo in cemento e dei tubi del gocciolatoio presenti.

E’ previsto il rifacimento del cordolo in cemento con il ridisegno in modo regolare e simmetrico delle due aiuole. All’interno della stesse sarà eseguita una scarifica per poi eseguire la piantumazione di essenze di Lavanda (fioritura estiva) e Caryopteris Clandonensis (fioritura autunnale) E’ prevista la posa di un nuovo tubo per impianto di irrigazione del tipo a gocciolatoi che sarà ricollegato alla centralina esistente delle altre aiuole del parco. All’interno delle aiuole in prossimità del muro della scala saranno posizionati numero 4 Bee Hotel (rifugi per api selvatiche).

VIALE GENO
Il progetto prevede di creare una quinta fiorita per migliorare la percezione dell’opera scultorea e darne il giusto risalto visivo. L’aiuola sarà completamente rigenerata, senza che l’intervento coinvolga gli alberi esistenti, tramite l’asportazione del manto erboso e la scarifica del terreno. É prevista la piantumazione non regolare, fatto salvo per l’intorno del monumento, per garantire una fioritura che inizia in estate e si conclude in autunno: Spirea bianca, Caryopteris clandonensis, Eleagnus Ebbingei. E’ prevista la posa di un nuovo tubo per impianto di irrigazione del tipo a gocciolatoi che sarà collegato alla centralina esistente nell’aiuola oltra la strada. Dovrà essere eseguito un piccolo scavo sul viale Geno.

PIAZZA VITTORIA
Il progetto prevede di migliorare la fruizione paesaggistica per le persone che ogni giorno sostano in prossimità di tale area o che semplicemente passando con i mezzi (auto o bus) Le aiuole verranno completamente rigenerate con l’asportazione del manto erboso e la scarifica del terreno oltre alla rimozione dell’impianto di irrigazione. É prevista la piantumazione delle aiuole in modo non simmetrico per garantire una fioritura che inizia in estate e si conclude in autunno: lavanda (fioritura estiva) rosmarino officinalis , rosmarinus officinalis prostratum Caryopteris Clandonensis (fioritura autunnale) e rosmarino officinalis, rosmarinus officinalis prostratum Perovskia (fioritura estiva) e rosmarino officinalis, rosmarinus officinalis prostratum Salvia greggii ed echinacea (fioritura estate autunno) e rosmarino officinalis, rosmarinus officinalis prostratum. E’ prevista la posa di un nuovo tubo per impianto di irrigazione del tipo a gocciolatoi oltre ad una nuova centralina.

GIARDINO VIA BALESTRA
Si prevede di collocare l’alveare urbano in prossimità delle mura, in questo modo lo stesso sarà visibile sia dall’interno del giardino che da viale Lecco. Il nuovo alveare sarà realizzano mediante una struttura creata a telai in tubo quadro accostati e saldati/bullonati. Una parte di telaio sarà apribile. Il tutto sarà in acciaio S275JR, zincato a caldo. La parte esterna sarà costituita da lastra in lamiera di alluminio naturale spessore 10/10, pannello isolante in polistirene estruso 40 mm e compensato marino spessore 15 mm. Lo strato marino sarà rivestito in foglie d’oro All’interno dello stesso sarà alloggiato un’arnia. L’alveare, mediante una piastra, sarà ancorato ad un basamento in lamiera con vasca dove verranno poste delle lastre in calcestruzzo armato come zavorra.

LE API E IL MIELE

Riportiamo lo stralcio della relazione del progetto riguardante le api e la produzione del miele:

Le api portano importanti benefici e servizi ecologici per la società. Con l’impollinazione le api svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento e al mantenimento della biodiversità.
L’apicoltura urbana fa tendenza, fioriscono le arnie in città e i corsi per imparare ad allevare api all’ombra dei grattacieli da Parigi a Berlino, da Londra a New York, e, in Italia, ai primi posti troviamo Torino, con più di 200 alveari, seguita da Milano.

Gli alveari hanno preso posto, solo per citare qualche esempio, a New York sul tetto dell’Astoria Hotel e di tanti grattacieli, a Londra tra le tegole della Borsa e sui tetti dell’Università, a Parigi sul Grand Palais e sull’Opéra. “Il miele è più genuino che in campagna”, dicono gli appassionati. L’obbiettivo è riconnettersi con la natura nel cuore della metropoli e nello stesso tempo salvaguardare le api,n il cui numero è in costante diminuzione dagli anni ’90 a causa del massiccio utilizzo di pesticidi in agricoltura.

Senza questi preziosi insetti impollinatori l’elenco dei cibi a cui dovremmo rinunciare sarebbe infinito, visto che sono responsabili della buona resa del 70% dei raccolti necessari alla nostra sopravvivenza. L’apicoltura urbana è un fenomeno molto antico, che in Italia risale ai primi anni del 1900, per poi ritornare in un contesto campestre e montano dopo la guerra. Elemento fondamentale per le api è la vegetazione circostante. I centri urbani possono ospitare una ricca biodiversità, che fornisce a sua volta dei servizi all’uomo. Le aree a verde naturali favoriscono lo sviluppo dei bambini e sono la zona di contatto tra l’uomo e la natura stessa.

Introdurre le api in ambiente urbano rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione della biodiversità e la tutela dell’ambiente. Sebbene nella città di Como le api possano avere diverse fonti di nutrimento, soprattutto durante la primavera, da luglio fino a settembre le fioriture, nella nostra provincia, sono quasi inesistenti. Il progetto si sviluppa pertanto su due livelli:
– realizzazione di un documento di indirizzo per la “rigenerazione” del verde urbano con l’obbiettivo di far diventare la città di Como una città fiorita da luglio a settembre
– realizzare un’arnia di design per promuovere l’apicultura urbana facendo diventare la città esempio della riduzione di impatto ambientale e del design

La gestione delle api sarà affidata ad un membro dell’Associazione Produttori Apistici delle Province di Como e Lecco. Durante il periodo primaverile ed estivo sarà possibile organizzare tramite l’Associazione degli Apicoltori delle lezioni didattiche all’aperto per le scuole con lo scopo di far conoscere dal vivo le api e l’importantissimo ruolo che svolgono nella nostra vita, che non si limita e va anzi va oltre alla produzione di miele. L’amministrazione nelle intenzioni future potrà, con cadenza biennale, nel mese di ottobre, al termine della fioritura, pubblicare un bando per la realizzazione di un progetto per un nuovo alveare di design rivolto ad artisti e designers internazionali, per poi, una volta individuato il vincitore, realizzare un nuovo alveare urbano e collocarlo in un altro luogo della città, dando così modo all’iniziativa di crescere e svilupparsi a scala più ampia.

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7 Commenti

  1. Sempre d’accordo quando si tratta di verde urbano.Quello che mi stupisce è che si spendano molte risorse per nuovo verde quando la sottoscritta da molto tempo sta cercando l’attenzione del Comune affinché si salvi dallo sfacelo un parco esistente da circa un secolo.: il parco e giardino della Scuola Foscolo di via Borgovico lasciato tragicamente in balia delle erbacce. Pini secolari non ricevono attenzione da moltissimo tempo le potature degli alberi sono utopia. I giardinieri si limitano a rasare il prato ad uso degli alunni.

  2. Ok i fiorellini ma d ‘ estate qui si muore di caldo e l’ aria è irrespirabile. Mettete alberi!! Con 30000 euro sai quanti alberi si piantano?? Almeno tt quelli che avete tagliato

  3. Ma pensare ai cittadini invece che alle api?
    Invece di buttare soldi in pagliacciate pseudo-ecologiste che cercano in maniera patetica di sostituirsi ai cicli della natura, tenere pulito?
    Agevolare l’accesso alla stazione (rampe per disabili, scale mobili…)?
    Piazzare arredo urbano UTILE, per esempio delle rastrelliere per le bici, visto che quelle esistenti sono costantemente strapiene?

    1. Studia qualcosina sulle api, ad esempio. E poi sinceramente da cittadino sono felice di questo progetto che comunque nelle intenzioni porta abbellimento alla città. L’importante sarà poi la cura del bello. Chi vivrà (anche grazie alle api) vedrà.

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