Il cono di Natale non si ripeterà. A deciderlo, la giunta comunale che per le feste ha deciso di accantonare la tipologia “artistica” vista in piazza Duomo lo scorso anno e – nel nuovo bando pubblico per individuare lo sponsor – punta ha deciso di tornare all’ “abete naturale” che “dovrà garantire, nel suo complesso, un effetto scenografico ed estetico elegante, adeguato al contesto monumentale di pregio della location”. Fissate anche le misure: l’altezza non dovrà essere inferiore a 10 metri e non superiore a 15 metri, escluso il basamento, il diametro minimo non inferiore ai 6 metri. L’albero starà acceso 8 ore e mezza (dalle 16.30 all’una di notte) e dovrà essere illuminato da luci a led. Qui l’avviso pubblico.
Sempre tramite bando, Palazzo Cernezzi cerca chi posizionerà altre “installazioni artistiche non luminose a terra a tema natalizio e/o Alberi di Natale, naturali od artistici, addobbati con luci e decori nelle principali vie e piazza del centro storico e di alcune circoscrizioni da identificare in base alle proposte degli sponsor”.
Per quanto riguarda piazza Cavour, come noto, sarà interamente occupata dalla grande pista del ghiaccio: al bando comunale hanno partecipato due aziende, tra cui ne sarà scelta una nei prossimi giorni. Confermati anche i fuochi d’artificio per la notte di Capodanno.
Per quanto riguarda il mercatino, non si farà: anche nell’ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva, l’assessore al Commercio Michele Cappelletti – specificamente interrogato sul punto – ha ribadito che non è previsto per quest’anno il classico allestimento con le casette.
In ultimo, tornando allo scorso Natale a Como, non si ha nessuna notizia del 10% del fatturato che gli organizzatori della manifestazione 2022-2023 avrebbero dovuto girare all’amministrazione affinché quest’ultima lo devolvesse poi in beneficienza a specifici soggetti individuati. Sul punto, dopo le tensioni con i privati, è calato il silenzio totale sebbene fosse stato uno degli aspetti più qualificanti del bando comunale.
7 Commenti
Si sa niente del 10% da devolvere in beneficienza?
Ma si dai, seghiamole queste piante che infestano il mondo.
A noi il cono piaceva.
Terribile l’idea di tagliare un abete per Natale! Mettetelo con le radici in un bel vaso gigante(appositamente preparato, magari con la storia di Como o con foto della Como vecchia), dove chi passerà potrà mettere la propria firma e poi ripiantare l’abete. Siate d’esempio!!! Le piante non si tagliano!!
PS: io aggiungerei per rendere “vive” le vie di Como, gli zampognari! Con loro il clima natalizio si sente sempre.
Benissimo, Como ai comaschi…………….
Su questo punto, esclusivamente su questo punto, sono dalla parte del sindaco.
Su quale punto esattamente?
Mettere il cono dell’anno scorso o un albero come quest’anno?
Sui mercatini dell’anno scorso o sulla pista di quest’anno?
Sul devolvere il 10% del fatturato o sull’evitare di pubblicare qualsiasi dato?
Cambiando idea così repentinamente è difficile tenere il passo!
Il cono faceva schifo e se ne sono accorti. Sul tema relativo alla presunta beneficienza, su cui è sceso il silenzio, spero in prossime interrogazioni consiliari, e financo denunce all’autorità giudiziaria per capire cosa è davvero successo.