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Natale a Como, inaugurazione scandalo: piazza Cavour come un cantiere, ai giardini casette ancora in costruzione, quelle solidali non ci sono. Qualcuno dovrà rendere conto

Nell’ultimo comunicato diffuso ieri sugli eventi del Natale a Como da Palazzo Cernezzi si davano come attive da oggi – senza un orario ben definito, irrintracciabile in qualsiasi comunicazione relativa (errata corrige 16.19: le casette saranno aperte dal lunedì al giovedì dalle ore 10 alle ore 21 e dal venerdì alla domenica dalle ore 10 alle ore 24) – i mercatini di viale Corridoni, quello di piazza Cavour e la pista del ghiaccio. Ma ciò che senza alcuna informazione ulteriore si sono trovati davanti agli occhi i comaschi (almeno verso le 11, orario in cui stiamo scrivendo) è qualcosa di semplicemente incredibile. Per cui, almeno politicamente, qualcuno dovrò rendere conto.

Partiamo da piazza Cavour. Qui le 50 casette, come si vede sono state allestite e i primi clienti si vedono. Anche perché alla fine, il cibo abbonda esattamente come in passato e da ogni zona d’Italia tra vin brulè (anche se l’area non sarebbe dedicata alla sommistrazione), formaggi, salumi, prodotti toscani e pasticciotti leccesi.

Ma innanzitutto, alcune sono ancora chiuse e vuote, e a prima vista è difficile scorgere la presenza dei bagni pubblici sempre installati in passato.

Inoltre, tutto intorno alla piazza è una sorta di cantiere.

Spicca la presenza ai lati dell’area di cartoni, assi di legno accatastate, plastiche gettate alla rinfusa praticamente lungo tutto il perimetro dell’area tra recinzioni almeno dall’aspetto trasandato.

Insomma, un’accoglienza veramente bizzarra per coloro che questa mattina avevano deciso di dare una prima curiosata.

Passiamo in piazza Grimoldi, dove da oggi sarebbero dovute essere attive tre casette dedicate alle associazioni del terzo settore e della solidarietà, a rotazione fino all’8 gennaio. Ebbene, di queste strutture non si vede traccia: mai montate.

Ma dove la situazione del mercatino diventa incredibile è ai giardini a lago, dove altre 20 casette avrebbero dovuto fare la parte del leone per quanto riguarda anche il food. Alle 11 – sotto lo sguardo basito persino della Polizia locale – erano ancora pienamente in corso le operazioni di montaggio delle strutture.

Gusci ancora in larga parte vuoti, con un cantiere (peraltro a 24 ore dalla partita Como-Bari nel vicino Sinigaglia) ancora totalmente in corso. Inutile riferire le impressioni volanti di chi passava da lì, tra lo strabiliato e l’incredulo.

Chissà se entro sera sarà tutto pronto, ma certo a vederle al termine del mattino e considerando che devono anche essere allestite all’interno, pensare che quelle casette siano in perfetta efficienza in un pugno di ore sembra almeno difficile.
Insomma, un quadro piuttosto disastroso che oggettivamente non si capisce nemmeno come possa avere avuto il permesso temporaneo di apertura, quanto meno sul fronte della sicurezza, visto che l’attività stessa nemmeno è potuta cominciare ai giardini.

Da un punto di vista politico è facile immaginare la bufera che si potrebbe alzare davanti a una situazione del genere, ma c’è comunque anche un aspetto economico. Il bando per il mercatino, infatti, prevedeva per ogni una penale di 395 euro per ogni giorno di ritardo a carico dell’organizzatore. E’ facile immaginare che, a meno di recuperi lampo, le sanzioni possano scattare se non altro per l’area di viale Corridoni.

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25 Commenti

    1. Cara Anna, lo dica ai volontari delle associazioni che alle 8 del mattino si sono presentati in piazza Grimoldi ed hanno trovato il deserto. Costava molto avvisarli? Direi che oltre alla disorganizzazione si aggiunge la mancanza di rispetto per il tempo è la fatica delle persone. Mi creda, parlo da organizzatore di eventi, se fosse successo ai nostri espositori ci avrebbero messo sulla graticola. Altro che esagerato, l’articolo è fin troppo mite…

  1. purtroppo con questa cavolata dei mercatini già da dai primi anni si è creato solo caos.ora peggio di anni fa’un lungolago cantiere e gente che arriva chi sa dove solo per curiosità o solo perché il lago de com è diventato Como lake!!!!! in più vogliono intasare anche cernobbio,che già di suo per questa cavolata del turismo estremo non si gira più.ora io dico,ma a chi serve sta’cazz.a noi lavoratori che non vedono l’ora di tornare a casa alla sera sicuramente No.

  2. Una vergogna non tutto quanto raccontato su una parte della stampa locale ma la difesa di Rapinese che ancora una volta scarica le colpe su altri. Oltre a tutto quanto evidenziato nell’articolo ci tengo ad evidenziare la chiusura delle casette con telo di plastica bianco….

  3. A parte le luci (e condivido la riduzione vista la crisi energetica) non ci vedo grandi differenze, tra 2 giorni quando tutte le casette saranno finite sarà uguale al solito..non siamo neanche a dicembre.. comunque secondo me ai comaschi non dispiace neanche un Natale più sobrio e meno caotico per una volta. Di certo addirittura 3 articoli sul questo argomento mi fanno pensare..

  4. Ho trovato un nuovo nome per il prossimo Natale a Como, al posto di Natale a Como, lo chiamerei Food Natalizio a Como.
    Visto che ci sono solo 5 casette non alimentare su 70 compreso quelle nei giardini.

  5. Oggi pomeriggio ho fatto un primo giro, delusione completa rispetto gli altri anni, posso capire che all’inizio non tutti erano pronti ma casette all’imbrunire completamente buie, senza alcun addobbo, senza novità ma soprattutto visto che doveva essere mirato a prodotti tipici locali, di questi neanche l’ombra. Poi se volessi comprare qualcosa più che formaggi, salumi e vari prodotti alimentari non ho trovato. Insomma questo non è un mercatino di natale ma un supermercato a cielo aperto. Il comune dovrebbe vergognarsi per un evento del genere.

  6. Fino all’anno scorso, arrivava da Lutago in valle Aurina, non era dei migliori, ma è di una macelleria/gastronomia che si approvvigiona in zona. Nulla a che con quello di Christuan a Cadipietra. Controllerò.

  7. Mamma mia che scandalo !!! Disastro !!!! Io stamattina ho fatto un giro e tuttosomato mi sembra che siano quasi pronti. Hanno finito ieri sera. Pronti subito a rompere i maroni. Andate dai Ballocchi a Cernobbio. Tutta la vita il Rapi….

  8. Aspettavo le “casette” con entusiasmo soprattutto quelle gastronomiche dell’Alto adige.
    Quest’anno ce ne sono due distinte fra prodotti dolciari o altro. Io molto goloso di Strudel mi sono subito recato ad acquistarlo ma già dal primo impatto la delusione è stata totale, lo vendevano solo a “pezzi” e non più in confezioni intere ma ho voluto provarlo ugualmente. Peccato la delusione è stata tanta, non è nemmeno “parente alla lontana dello Strudel degli anni passati, tantomeno di quello “Austriaco o Tirolese”, naturalmente è solo una mia impressione ma non ne ricomprerò altro.

  9. Tutto in linea con la giunta. Tutto voluto per far rosicare i “nemici di Como”. Meglu che al circo, od all’avanspettacolo. tra 20/30 anni invece di dire che sei un “dilettante” diranno sei un “rapinese”.

  10. A parte la tristezza di un evento relegato in Piazza Cavour come un mercatino degli hobbisti qualsiasi (la parte food in via Corridoni manco la considero, mi piacerebbe sapere in settimana chi mai andrà in quella zona per mangiare qualcosa), non ricordo a memoria una sola volta che il giorno dell’inaugurazione non fosse tutto bello e pronto (ma si sa che lascia la strada vecchia per quella nuova …)

  11. È più in linea con Como, città delle opere eternamente incompiute.
    Scherzi a parte, aver affidato ad una associazione che già era stata cacciata da un’altra amministrazione lo scorso Natale è una scelta allo sbaraglio.
    Como segue gli umori e le antipatie di un sindaco bravissimo solo a parole.

    1. Egr.Sig. Dino, la critica deve essere lo scopo principale del giornalismo. Comunque se lettori, recensori criticano una ragione ci deve essere, non tutto deve andar bene obbligatoriamente. Anzi in questo momento sembra proprio il contrario. Per fortuna che sapeva tutto e poteva tutto, altrimenti……

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