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Nel buio, una luce. A Cernobbio i fondi Cariplo per le serre di Villa Erba. Il presidente Fosti: “Serve uno sguardo di speranza sul futuro”

C’è davvero bisogno di guardare a dopo. Di sperare, magari ancora non programmare ma sapere che, sì, un orizzonte c’è.

Così arriva come una boccata d’ossigeno, fuor di territorio o campanile, e in un’idea generale di rinascita, la notizia di un nuovo investimento su Cernobbio che, nell’ambito dei ben noti “Emblematici Cariplo”, ha ottenuto il finanziamento sperato per il restauro delle serre di Villa Erba.

Lo ha fatto sapere Fondazione Cariplo (qui).

ComoZero aveva sviscerato e anticipato il progetto l’estate scorsa:

Cernobbio galoppa veloce: ecco il maxi-progetto per le serre antiche di Villa Erba 

Come spiegava una relazione del Comune, l’obiettivo è far diventare le serre un punto ristoro con tavoli e sedie. La struttura portante originale verrà rinforzata, preservandone la memoria architettonica, e vedrà dei velari bianchi installati come copertura.

A fianco, un chiosco in legno funzionerà da bar. Circa 150 metri quadrati di terreno vedranno il ritorno dei lettorini un tempo utilizzati per la coltivazione di piccole piante, a ricordo della funzione originale delle serre. La gestione dell’immobile, una volta ultimato il restauro, verrà concessa a cooperative sociali del territorio, tramite un bando.

“L’intenzione è quella di rendere l’area più pubblica possibile – spiegava Matteo Monti, sindaco di Cernobbio- inserendo una struttura in grado di favorire l’aggregazione e che risulti nella riapertura e valorizzazione del Galoppatoio grazie al lavoro congiunto dei soci pubblici di Villa Erba”.

Comune capofila con Provincia, Camera di Commercio e Villa Erba Spa annunciava sul piatto 100 dei 380mila euro necessari per l’opera. La differenza (280mila euro) si aspettava arrivasse dal bando “Beni aperti” di Fondazione.

E appunto, apprendiamo: “Sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell’1 aprile 14 contributi nell’ambito del bando “Beni aperti” attraverso cui Fondazione Cariplo sostiene interventi di restauro di beni di interesse storico-architettonico e l’insediamento all’interno di essi di nuove attività e servizi”.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo, ha sottolineato: “Soprattutto in un momento di emergenza è necessario avere uno sguardo di speranza sul futuro, poggiandosi su ciò che già oggi rappresenta un grande valore per il nostro Paese. Il patrimonio culturale del nostro territorio è un asset cruciale e rappresenta un settore in cui l’Italia ha un enorme vantaggio competitivo che va tutelato e valorizzato. Fondazione Cariplo ha da sempre investito nella culturacome fattore di coesione e di crescita per le persone ma anche come leva strategica per lo sviluppo economico. Oggi lo scenario è dominato dall’emergenza sanitaria, che va affrontata con grande impegno di tutti; sappiamo che il peso dei bisogni sociali aumenterà, noi continueremo a impegnarci su questo fronte, ma con la consapevolezza che non si potrà abbandonare l’investimento sulla cultura, così come sull’ambiente e sulla ricerca scientifica, per contribuire alla rinascita delle nostre comunità.”

GALLERY-SFOGLIA

Così tra i progetti selezionati: “A Cernobbio, in provincia di Como, saranno potenziate le attività formative e culturali del compendio di Villa Erba – storica dimora di Luchino Visconti, oggi di proprietà pubblica – attraverso la riqualificazione dell’area dell’ex serra della villa”.

Non solo: “Nei comuni delle aree interne di Argegno (Valle Intelvi – CO) e Malegno (Valle Camonica – BS) saranno realizzate azioni di potenziamento del sistema di ricettività in chiave turistica e culturale, anche in connessione con le filiere produttive locali”.

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